Martedì scorso la Russia è diventata il primo Paese a registrare un vaccino contro il coronavirus. Il vaccino, chiamato Sputnik V e sviluppato dall’istituto di ricerca Gamaleya con sede a Mosca, utilizza due ceppi dell’adenovirus, che in genere causa raffreddori lievi, per innescare una risposta immunitaria.
Sputnik V promette di aiutare le persone a sviluppare l’immunità contro COVID-19 per due anni. Gli operatori sanitari sono i primi ad essere vaccinati e il lancio nazionale è previsto per gennaio 2021. A riferirlo la testata Sputnik.
Il fondo sovrano russo (RDIF), ha detto il CEO Kirill Dmitriev, in una conferenza stampa, ha ricevuto richieste preliminari per oltre 1 miliardo di dosi del vaccino da 20 paesi.
Tra questi il Venezuela: a darne notizia Sergei Melik-Bagdasarov, ambasciatore della Russia in Venezuela, che ha confermato l’interesse del governo di Maduro per l’acquisizione del vaccino.
Ha sottolineato, tuttavia, che è ancora troppo presto per nominare un periodo di tempo specifico per la consegna perché le sanzioni unilaterali degli Stati Uniti bloccano il processo.
Il Venezuela domenica ha segnalato 1.148 nuovi casi di coronavirus e 5 nuovi decessi, portando il numero totale di pazienti infetti a 33.755 e il bilancio totale delle vittime a 281, secondo i dati del governo.
Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha detto che sarà il primo a farsi vaccinare quando un vaccino COVID-19 arriverà nel paese.
«Sono lieto che la Russia sarà il primo paese al mondo a vaccinare la sua popolazione», ha detto Maduro in un discorso televisivo domenica.
«Ci sarà un momento in cui saremo tutti vaccinati e il primo a essere vaccinato sono io. Prenderò il vaccino, darò l’esempio», ha aggiunto.
Maduro ha detto che il governo vaccinerà quindi gli operatori sanitari, gli anziani e le persone con problemi di salute.
Ha continuato accusando gli Stati Uniti di aver bloccato le forniture di medicinali al Venezuela, additando l’inviato speciale di Donald Trump, Elliott Abrams, tra i responsabili.
«Ci perseguitano», ha aggiunto. «Compreremo medicinali contro il coronavirus e loro ci perseguitano, chiamano l’azienda e dicono loro di “Non vendere il vaccino al Venezuela”».
Antonio Albanese