Fitch declassa 30 banche russe

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STATI UNITI D’AMERICA – New York 17/01/2015. Fitch Ratings ha annunciato il 16 gennaio di aver declassato i rating principali di 30 istituzioni finanziarie russe e di proprietà russa, dopo il sua recente downgrade del rating sovrano russo.

La mossa «riflette l’opinione di Fitch che la flessibilità finanziaria della Russia, e quindi la capacità di fornire sostegno a queste entità, si è ridotta, come risulta dal downgrade del rating sovrano», ha detto l’agenzia in un comunicato.
L’elenco degli istituti finanziari colpiti include Sberbank, Vnesheconombank (Veb), Russian Agricultural Bank (RusAg), e Gazprombank. I rating di Vnesheconombank e Sberbank sono stati passati a “BBB -” da “BBB”, RusAg ha visto il suo rating passare a “BB +” da “BBB -“, mentre Gazprombank “BB + ” da “BBB -“. L’agenzia di rating ha spiegato che il downgrade di Sberbank riflette l’abbassamento del debito Paese della scorsa settimana “BBB -“. Essendo per gran parte statali, Sberbank e Veb hanno visto i loro rating riportati al livello di quello sovrano, Fitch ritiene che il governo russo abbia la tendenza a sostenere queste istituzioni finanziarie che godono di «eccezionalmente elevata importanza sistemica» la prima e dello status di banca sviluppo la seconda.
L’agenzia di rating ha poi sottolineato che RusAg e Gazprombank, l’ala finanziaria del colosso energetico russo Gazprom, erano più bassi di Sberbank e Veb perché RusAg e Gazprombank non hanno una simile importanza agli istituti precedenti. Fitch ha dichiarato che le prospettive negative sulla maggior parte delle 30 entità riflettono «la possibilità di essere declassate ulteriormente se i rating sovrani della Russia fossero tagliati e il livello del paese abbassato».
I declassamenti sono stati collegati alla debolezza monetaria del paese e alle difficoltà economiche. La Russia è fortemente dipendente dalle esportazioni di energia; il crollo del prezzo del petrolio a livello mondiale ha portato ad un rallentamento economico del Paese, innescando uno scivolamento della valuta nazionale nei confronti di euro e dollaro.