RUSSIA – MOSCA 11/07/2016. La Russia sta costruendo e ricostruendo 10 aeroporti militari nell’Artico, secondo il ministero della Difesa russo.
Con questa decisione, riporta Sputnik, il paese intende garantire la sua sicurezza militare nella regione. La Spetsstroy, cioè l’Agenzia federale russa per le costruzione speciali, sta sviluppando infrastrutture in basi militari e guarnigioni nel lontano nord, nell’Estremo Oriente e in Siberia per 20uomini impegnati lì, le loro famiglie e i civili che lavorano per il ministero della Difesa. Più di 100mila tonnellate di risorse fisiche saranno trasportate in questi avamposti nel 2016; saranno utilizzati per più di 150 soggetti, tra cui fari, isole e basi militari; in un programma di sviluppo che dovrebbe durare fino al 2020. Oltre a questi, alle postazioni militari del nord andranno oltre 190mila tonnellate di materiali da costruzione e inerti, come lastre per i campi di aviazione, cemento, metallo, tubi e componenti elettrici. La Difesa approfitta dei mesi estiviper il trasporto di tutti i tipi di forniture nei territori remoti, approfittando delle condizioni meteorologiche favorevoli.
In particolare, la Russia sta costruendo e ripristinando il campo di volo Severomorsk-1 nella Terra di Alexandra e in tutto l’arcipelago della Terra di Francesco Giuseppe, Rogachevo nella regione di Arkhangelsk, Tiksi nella Yakutia, e Basi aeree Temporanee sull’isola di Kotel’nyj. Nuovi lavori anche per la ricostruzione di Severomorsk-3 nella regione di Murmansk, del campo aereo di Naryan-Mar nel distretto autonomo Nenets, di quello di Vorkuta nella Repubblica di Komi, di Alykel a Krasnoyarsk e di Anadyr in Chukotka. Essendo un grande paese artico, la Federazione Russa sta, riporta Sputnik, rafforzando la propria presenza militare nella regione. Il suo “Comando strategico Nord” fondato nel 2014 per coordinare le azioni del ministero della Difesa nei territori settentrionali sta seguendo i lavori; quattro aeroporti russi nell’Artico sono già operativi; mentre altre strutture ex sovietiche abbandonate negli anni ’90, dopo il crollo dell’Unione Sovietica, vengono ripristinate.