Putin d’Arabia

260

STATI UNITI D’AMERICA – Washington 06/04/2016. L’Arabia Saudita sta costruendo una serie di relazioni pragmatiche con la Russia di fronte all’indebolimento dell’influenza degli Stati Uniti.

È questo il tema centrale di un interessante articolo pubblicato sul Financial Times, il 5 aprile. Il potere effettivo è nelle mani dell’erede al trono, il principe Mohammed bin Salman.

Sotto il suo controllo, Riad ha adottato una linea più decisa nella sua politica globale e regionale: il regno saudita ha iniziato una vera e propria guerra contro i ribelli Houthi nello Yemen, ha intensificato gli aiuti ai ribelli siriani e ha interrotto i rapporti diplomatici con l’Iran. Nel contempo si sta avvicinando a Mosca. Mohammed bin Salman sta costruendo relazioni con la Russia definite «funzionali e sostanziali».

L’ostacolo nei rapporti con Mosca e Iraq era Bashar Assad, ma durante l’incontro con Putin ad ottobre 2015, riporta Sputnik, Mohammed bin Salman avrebbe detto: «Non ci preoccupiamo per gli Assad, ci preoccupiamo per l’Iran».

Il disgelo nelle relazioni tra Mosca e Riad è un segnale che l’influenza degli Stati Uniti nella regione è bassa da quando Washington ha iniziato a normalizzare i legami con Teheran e non ha voluto entrare direttamente nel conflitto siriano.