RUANDA. Kigali punta a diventare leader africano nella produzione di smartphone

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Entro aprile 2019, il Ruanda potrebbe diventare l’avanguardia di una rivoluzione tecnologica in Africa. Paula Ingabire, ministro ruandese per le Tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni, e l’innovazione, il 7 febbraio ha annunciato alla commissione parlamentare per l’istruzione, la tecnologia, la cultura e la gioventù che la Mara Corporation sta per aprire in Ruanda un impianto di produzione di smartphone

Il Ruanda è sempre stato guidato nel settore digitale; il paese ha lanciato il suo primo telefono cellulare prodotto localmente, Alira, nel 2008.

Secondo quanto riporta The African Exponent, il Ministro ha dichiarato: «Gli smartphone sono importanti strumenti Ict, poiché ci sono alcuni servizi digitali che richiedono solo smartphone, come l’accesso ai servizi terrestri, tra gli altri. Vi è anche la necessità di garantire l’accessibilità degli smartphone il cui costo elevato impedisce ai cittadini di beneficiare di vari servizi digitali. Speriamo che l’impianto per la produzione locale di smartphone favorisca l’accesso». 

Il direttore della Mara Corporation, Ashish Thakkar ha annunciato i piani l’anno scorso all’Africa Investment Forum di Johannesburg, dicendo: «La Cina ha Huawei, Xiaomi; gli Stati Uniti hanno iPhone e infine l’Africa ha Maraphone. Questo progetto mostrerà il potenziale e la capacità che l’Africa ha di produrre smartphone di alta qualità e a prezzi accessibili in Africa, dagli africani, per gli africani e per il resto del mondo. Ne abbiamo alcuni che vengono assemblati in Africa, ma nulla viene prodotto veramente in Africa. Grazie alla Banca africana di sviluppo, che oggi cambia». 

Thakkar ha anche sottolineato che gli impianti di produzione saranno in Sudafrica e in Ruanda. Akinwunmi Adesina, presidente dell’Afdb, afferma che il valore dell’industria africana del mobile è previsto che superi i 14 miliardi di dollari entro il 2020. Si tratta di un mercato con un grande potenziale e molti paesi si stanno preparando a conquistare la quota del mercato in crescita. Il Kenya ha accantonato 10 milioni di dollari per finanziare l’industria dell’hardware e del software. L’obiettivo del paese è quello di avere uno smartphone di produzione locale. 

Maddalena Ingrao