ROMANIA. Bucarest si lancia nel mercato del gas dal Mar Nero

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La Camera dei Deputati rumena ha approvato il 18 maggio gli emendamenti alla legge sull’offshore. Le modifiche erano attese da anni per sbloccare diversi progetti di investimento nei perimetri del Mar Nero del Paese, che si trovano in varie fasi di sviluppo ma sono tutti bloccati.

Se andranno avanti, i progetti potranno portare 1 miliardo di metri cubi, bcm, di gas all’anno nel breve termine e altri 6 bcm all’anno a partire dal 2027. «Con questa legge, la produzione nel Mar Nero può iniziare (…) Porta stabilità, prevedibilità e un sistema fiscale favorevole», ha dichiarato il ministro dell’Energia Virgil Popescu, riporta BneIntellinews.

Sulla fiscalità, il primo ministro Nicolae Ciuca ha dichiarato il 18 maggio, con un annuncio a sorpresa, ha detto che la Romania sta valutando la possibilità di cambiare il proprio sistema fiscale e che i suoi partner della coalizione di sinistra hanno dichiarato di voler sostituire l’attuale aliquota fissa con una progressiva.

Il disegno di legge sull’offshore è stato approvato con 248 voti contro 34 ed è stato presentato per la promulgazione al Presidente Klaus Iohannis. Nessuno degli emendamenti proposti dai partiti di opposizione, l’Usr riformista e l’Aur radicale, è stato accettato. Alla fine, l’Aur è stato l’unico partito a votare contro la legge.

Resta da vedere se la nuova legislazione, che abbassa le tasse e rimuove le restrizioni all’esportazione del gas, sia sufficiente a convincere gli investitori a portare avanti i loro progetti.Tra i progetti, il più grande è gestito da OMV Petrom in partnership con Romgaz (in precedenza ExxonMobil), mentre il più avanzato è gestito da Black Sea Oil and Gas (BSOG, di proprietà del fondo d’investimento Carlyle), che prevede la produzione nella seconda metà di quest’anno se tutto andrà bene, mentre anche Lukoil sta operando un perimetro nell’offshore della Romania. Lukoil, che gestisce il blocco in partnership con la rumena Romgaz, ha annunciato nel 2020 l’intenzione di uscire dal progetto.

In totale, i blocchi offshore conterrebbero riserve potenziali di circa 200 bcm di gas, il consumo della Romania per circa 19 anni, secondo le stime dell’Agenzia nazionale per le risorse minerarie.

Lucia Giannini