Afghanistan. Elicotteri russi per gli Usa

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USA – Washington 6/4/13. Il DoD Usa (la Difesa statunitense) ha annunciato l’intenzione di non tenere conto di un divieto del Congresso per l’acquisto di 30 elicotteri dalla russa Rosoboronexport, nonostante le obiezioni parlamentari sulla presunta vendita da parte della stessa società statale di armi al governo siriano. L’acquisto riguarda 30 Mi-17 per l’Ansf, le forze di sicurezza afgane.

Il National Defense Authorization Act 2013, approvato dal Congresso lo scorso anno, prevede un emendamento che vieta i contratti tra gli Stati Uniti e Rosoboronexport, tranne quando il Segretario della Difesa stabilisce che tali disposizioni siano nell’interesse della sicurezza nazionale.

La commessa ammonta a 690 milioni di dollari, la maggior parte dei quali andrebbe alla società russa.

A febbraio, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama aveva annunciato l’intenzione di ridurre il numero delle truppe statunitensi in Afghanistan da 66.000 a 34.000 entro il 2014, lasciando alle forze afgane un ruolo maggiore nella sicurezza della loro nazione.

L’Ansf è già addestrata ad operare sul velivolo russo. Il passaggio a una nuova piattaforma potrebbe ritardare la prontezza della loro divisione elicotteri di almeno tre anni, tempo necessario perché gli equipaggi si formino su un nuovo sistema operativo. 

Una protesta bipartisan del Congresso si è rivolta al segretario alla Difesa Chuck Hagel contestando il contratto tra la società russa e il Pentagono.

accusando la Russia di fornire armi al regime di Assad. 

La Russia insiste sul fatto che le consegne di armi sono legali ai sensi del diritto internazionale, e che non si tratta di forniture di armi offensive. Mosca ha, poi, anche messo in discussione la composizione e gli obiettivi dei vari gruppi armati che combattono il regime di Assad.

Rosoboronexport avrebbe fornito quasi 1 miliardo di dollari in armi al governo di Assad tra il 2011 e il 2012.

Una indagine giornalistica statunitense ha scoperto che i firmatari della petizione contro la commessa abbiano ricevuto in campagna elettorale finanziamenti dalle industrie belliche Usa. 

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