Ridotta la pirateria marittima

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di Lucia Giannini  SUD AFRICA – Pretoria 20/10/2016. Il Golfo di Guinea, il sud-est asiatico e l’Oceano Indiano hanno tutti registrato una significativa riduzione della criminalità marittima nei mesi di luglio, agosto e settembre 2016, secondo i dati dell’ultima analisi Q3 di Dryad Maritime.

Secondo i dati di Dryad Maritime, ripresi da Defence Web, con l’eccezione del Mare di Sulu, gli episodi di criminalità marittima nel sud-est asiatico hanno toccato il livello più basso dal 2009 e in Oceano Indiano non ci sono stati atti confermati di pirateria nel periodo di riferimento con l’ultimo episodio registrato nel 2014.

Nel Golfo di Guinea e nella Zona economica esclusiva della Nigeria vi è stata una diminuzione della frequenza degli attacchi: quattro attacchi contro il trasporto commerciale in mare al largo del delta del Niger dall’inizio del mese di luglio, rispetto ai 36 nei primi sei mesi dell’anno.

Nonostante le statistiche positive di questo trimestre, resta valida l’avvertenza alle compagnie marittime per il resto dell’anno, soprattutto per il Golfo di Guinea: ottimismo temperato, dal serio rischio in alcune zone. Nel Golfo di Aden e in Oceano Indiano, la pirateria somala rimane sostanzialmente contenuta e, nel sud-est asiatico la pirateria è al suo livello più basso dal 2009, con una riduzione del 65% rispetto al stesso periodo dell’anno scorso. La cattiva notizia, tuttavia, riguarda il rapimento di 81 persone di cui sette sono state uccise e 61 rimangono in prigionia.

Il settore marittimo pone altre minacce: il conflitto in Libia e Yemen, la minaccia di missili anti-nave nelle rotte trafficate in alcune acque pericolose.