Yanbu impone il calo dei prezzi del greggio

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ARABIA SAUDITA – Riad. 14/09/14. In Arabia Saudita tutto è pronto per il lancio della nuova raffineria di Yanbu che dovrebbe lavorare 400.000 barili al giorno (bpd). Saudi Aramco, partner della joint venture Sinopec sta terminando gli ultimi test per Yanbu. Gli analisti però, sostengono che questo non sia il migliore periodo per aprire una nuova raffineria che creerà delle disarmonie sui mercati.  

 

Yanbu sarà la seconda più grande raffineria in Arabia Saudita, e entra in produzione a poco più di un anno, a settembre 2013, della start-up una joint venture tra Aramco e la francese Totala, a Jubail che ha iniziato a lavorare 400.000 barili. 

Entrambe le raffinerie sono nate per il mercato di esportazione e sono in grado di fornire petrolio raffinato a Europa e Asia grazie alla loro posizione geografica. 

Tuttavia, Yanbu è entrata in produzione in un momento in cui la crescita della domanda di greggio in Asia è deludente, le raffinerie della regione stanno lottando per fare profitti decenti, i prezzi del greggio sono scesi e produttori del Medio Oriente stanno tagliando i prezzi di vendita ufficiali (OSP). 

I prodotti raffinati che escono da Yanbu possono avere un effetto negativo. Far abbassare la domanda di prodotti raffinati dalla regione e questo farà si che la vendita di prodotti raffinati sia più difficile. Il secondo è che i prodotti supplementari prodotti a Yanbu eserciteranno una pressione al ribasso sui prezzi, riducendo così i margini di guadagno dei produttori di greggio. 

Saudi Aramco ha tagliato il suo OSP per le raffinerie asiatiche per carichi da ottobre con uno sconto di 5 centesimi al barile sul greggio regionale Oman / Dubai. 

Questo ha portato a un taglio di 1,70 dollari al barile dai carichi di settembre, il più alto sconto sul mercato da Febbraio 2012. Ed è la prima volta dal novembre del 2010 che Arab Light applica uno sconto del petrolio Oman / Dubai, secondo un rapporto fornito da esperti nel settore energia. 

Il taglio nel OSP è una risposta al forte calo dello spread tra Brent e Dubai greggio <DUB-EFS-1M>, può anche essere un segnale di preoccupazione da aprte saudita sullo stato della domanda asiatica. 

Il premio di Brent a Dubai è sceso da un picco di 2014 di 4,96 dollari al barile, il 13 giugno a soli 94 centesimi, il 28 agosto, anche se da allora è ripreso leggermente a 1,25 dollari il Martedì. 

Questo ha portato i raffinatori asiatici a preferire greggio prezzato al Brent piuttosto che quello di Dubai, inducendo in tal modo i produttori del Medio Oriente a tagliare il costo OSP. 

Il taglio dei futures Oman negoziati sul Dubai Mercantile Exchange, per cui i prezzi del prompt sono più deboli per i prossimi mesi, è un ulteriore segno di domanda debole corrente. 

L’avvio di Yanbu evidenzia è che i produttori di petrolio del Medio Oriente probabilmente dovranno tagliare i prezzi del greggio ulteriormente nei prossimi mesi, o la speranza di un freddo inverno del nord a scintilla un aumento della domanda.