Riad unico “protettore” della Siria

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ARABIA SAUDITA – Gedda 21/7/13. Dal 18 luglio, l’Arabia Saudita è diventata il “patron” della Coalizione nazionale siriana (Cns).

Dopo aver eliminato la presenza del Qatar e di movimenti simil-Fratellanza, il principe ereditario saudita Salman bin Abdul Aziz ha ricevuto, a Gedda, una delegazione della Cns guidata da Ahmad al-Jarbe. Ad infornarci è il quotidiano libanese As Safir. L’incontro sarebbe durato poco più di un’ora e si sarebbe limitato ai soli temi di principio, ma il messaggio di Riyadh è stato chiaro: l’Arabia Saudita scommette sul Cns. inoltre, altro messaggio, la coalizione non era più solo un affare di sicurezza gestito dal capo dell’intelligence saudita Bandar bin Sultan, ma un alleato politico essenziale nella guerra contro il regime siriano. Allo stesso tempo, il gruppo degli “Amici della Siria” sta rallentando il sostegno all’opposizione armata. Regno Unito e Francia non hanno ancora adempiuto la promessa di fornire armi. Il Pentagono ha negato l’intenzione di voler addestrare i combattenti dell’opposizione, che avrebbero potuto cambiare il corso degli scontri nel sud della Siria ed a Daraa. Assad non è stato nemmeno menzionato nella discussione tra il principe ereditario saudita e il Cns. La delegazione comprendeva oltre Jarbe, il segretario generale Badr Jamous e i Vice Presidenti Salem al-Muslit al-Jabouri, Suheir al-Atassi e Farouk Tayfur,  accompagnati da Michel Kilo, Kamal al-Labwani e dal presidente Cns George Sabra. Il principe ereditario saudita ha incontrato la delegazione per poi passare la palla agli “specialisti” sauditi che stanno seguendo il caso siriano, riporta As Safir. Salman avrebbe detto alla delegazione che l’Arabia Saudita non ha interessi particolari in Siria e tutto ciò che vuole è vedere una Siria sicura e stabile, un alleato. Il Cns è in attesa di una decisione saudita sull’aumento degli aiuti in termini di armamenti e di logistica per gestire la distribuzione di armi da Turchia e Giordania alla Siria. Solo l’Esercito siriano libero (Fsa) distribuirà le armi. La Cns sta chiedendo a Riad una maggiore pressione sula Giordania Jordan in modo da permettere il passaggio di armi nella Siria meridionale. La Cns vorrebbe anche che la Turchia e la Giordania mobilitino le migliaia di ufficiali e soldati presenti nei campi profughi siriani, per ridurre il numero di civili nel Fsa e rafforzarlo. Secondo fonti diplomatiche di Parigi, riporta il quotidiano libanese, durante il suo viaggio in Francia, Germania e Gran Bretagna, il principe Bandar, capo dell’intelligence, ha cercato di rassicurare quei paesi che l’Arabia Saudita darà armi solo alle persone “giuste” nel nord Siria, e che i missili anti-aerei donati dall’Arabia Arabia non cadranno nelle mani degli estremisti.Bandar li ha poi esortati a mantenere la promessa di armare l’opposizione, ma, gli Usa e il Regno Unito sono restii a gestire o a puntare su una no fly zone, e poi lgi Usa dopo 12 anni di guerra sono “stanchi” politicamente di avere forze in prima linea. Parigi poi ha detto che la sua «posizione non è cambiata» per quanto riguarda il divieto di dotare l’opposizione siriana di armi estremamente letali.