REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO. Kabila vuole proteggersi da ex presidente

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Il Parlamento della Repubblica Democratica del Congo, su richiesta del Presidente Joseph Kabila, terrà una sessione speciale per esaminare la legislazione che fornisce protezione legale per gli ex presidenti. L’annuncio potrebbe essere un ulteriore segnale che Kabila intende dimettersi dopo le elezioni di dicembre, nonostante i rumors secondo cui vorrebbe aggirare i limiti di tempo che gli proibiscono di candidarsi di nuovo. Il primo ministro Bruno Tshibala, riporta Reuters, aveva annunciato che Kabila non si sarebbe ricandidato. Kabila stesso si è rifiutato di impegnarsi pubblicamente a lasciare l’incarico e alcuni dei suoi sostenitori nelle ultime settimane hanno fatto appello ad una serie di more per farlo restare in carica.

«Su richiesta del presidente della repubblica, una sessione straordinaria sarà convocata», ha detto il presidente della camera bassa Aubin Minaku ai deputati «Esamineremo diversi punti tra cui la legge sullo status degli ex capi di stato, la designazione di un nuovo membro della Corte costituzionale e la legge sulla tassa per promuovere l’industria», ha poi detto senza aggiungere quando si sarebbe svolta tale sessione.

Ai sensi della Costituzione, gli ex Presidenti godono già di un’ampia immunità; la stessa opposizione ha introdotto nel 2015 una legge per rafforzare le protezioni, nel tentativo di incoraggiare la prima transizione democratica del Congo, per cui gli ex presidenti e i loro assistenti non potranno essere ritenuti responsabili per violazioni del diritto comune commesse nell’esercizio delle funzioni presidenziali; vien previsto inoltre un servizio di guardie del corpo per gli ex presidenti e aumenti della pensione. Questo progetto di legge non è mai stato sottoposto a votazione.

Kabila è succeduto a suo padre, assassinato da presidente nel 2001. La costituzione gli aveva chiesto di dimettersi nel dicembre 2016, ma le elezioni per sostituirlo sono state ripetutamente ritardate. Da allora, le forze di sicurezza hanno ucciso decine di manifestanti anti-Kabila, mentre l’aumento della violenza delle milizie ha sollevato lo spettro di una ripetizione di guerre civili  alla fine del secolo che sono costate milioni di vite.

Tommaso dal Passo