REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO. Gli americani lasciano Kinshasa

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Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha ordinato il 15 dicembre di lasciare la Repubblica Democratica del Congo a tutto il personale non indispensabile giorni prima delle elezioni presidenziali. La campagna per le elezioni del 23 dicembre, un voto a lungo ritardato, per scegliere il successore del presidente Joseph Kabila, è stata per lo più pacifica fino alla scorsa settimana, quando le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco per disperdere i raduni dell’opposizione, uccidendo almeno quattro persone.

Un incendio nella capitale Kinshasa ha inoltre distrutto migliaia di macchine elettorali e urne la mattina del 14 dicembre; sia la coalizione di governo di Kabila che i candidati dell’opposizione si sono scambiati accuse sulla paternità dell’incendio, riporta Al Jazeera. Il Dipartimento di Stato Usa ha anche detto in una e-mail di avviso ai cittadini che ha «limitata capacità di fornire servizi di emergenza» ai cittadini statunitensi situati fuori Kinshasa, specialmente nelle province orientali e centrali del Kasai. L’ambasciata americana a Kinshasa ha chiuso i battenti per una settimana il mese scorso per quella che ha definito una possibile minaccia.

Secondo quanto riporta Reuters, alcuni diplomatici hanno detto che la presunta minaccia fosse legata all’arresto di una cellula di combattenti tanzani presente in un gruppo armato ugandese. In precedenza, il 12 dicembre,  la Gran Bretagna ha sconsigliato ai suoi cittadini di recarsi nella Repubblica Democratica del Congo, mentre l’ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani sempre il 14 dicembre aveva invitato le autorità di Kinshasa a fermare la violenza e ogni discorso violento prima delle elezioni.

Kabila, che è succeduto al padre assassinato nel 2001, dovrebbe dimettersi dopo le elezioni. Il suo rifiuto di lasciare il potere, quando il suo mandato è ufficialmente scaduto nel 2016, ha scatenato manifestazioni violente in cui le forze di sicurezza hanno ucciso decine di manifestanti.

Maddalena Ingrao