REPUBBLICA CENTRAFRICANA. Aria di golpe

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La Repubblica Centrafricana ha dichiarato che la Russia e il Ruanda hanno dispiegato centinaia di truppe nella nazione a seguito di un presunto colpo di stato militare in vista delle principali elezioni presidenziali e legislative di questa settimana. «La Russia ha inviato diverse centinaia di soldati e di armi pesanti» nel quadro di un accordo di cooperazione bilaterale, ha annunciato il 21 dicembre il portavoce del governo della Rca, Ange Maxime Kazagui, aggiungendo: «I ruandesi hanno anche inviato diverse centinaia di uomini che sono sul campo e hanno iniziato a combattere».

Un certo numero di aerei provenienti dalla Russia, alleato del presidente Faustin-Archange Touadera, è atterrato nel paese durante lo scorso fine settimana, riporta Reuters. In precedenza Mosca aveva inviato contractor nella Rca.

Il Ministero russo ha annunciato che il suo rappresentante ha avuto colloqui telefonici con il ministro degli Esteri della RCA per riaffermare il sostegno russo alla nazione impoverita e gli sforzi del suo governo per garantire la sicurezza elettorale. Touadera, che sta cercando di essere rieletto, ha lottato per mantenere la stabilità nel Paese.

Il governo ha denunciato un tentativo di colpo di Stato dopo che tre dei potenti gruppi armati che controllano la maggior parte del territorio della Rca hanno iniziato ad avanzare verso la capitale lungo le strade principali, una settimana prima delle elezioni previste per il 27 dicembre.

Domenica scorsa la Coalizione dell’opposizione democratica ha chiesto il rinvio del voto «fino al ristabilimento della pace e della sicurezza». Unendo i partiti e i movimenti che si oppongono alla Touadera, la coalizione Cod-2020 era fino a poco tempo fa guidato dall’ex presidente Francois Bozize.

La missione Onu Minusca, ha detto che le forze ribelli che avanzano sulla capitale della Rca, Bangui, sono state respinte e che la situazione è “sotto controllo”. Vladimir Monteiro ha dichiarato che «i gruppi armati hanno lasciato la città» di Yaloke, su una delle rotte verso Bangui, e che si sono ritirati anche da altre due zone. Minusca «ha mandato i caschi blu a Mbaiki, dove sabato ci sono stati scontri… per bloccare i gruppi armati (…) la situazione è sotto controllo», ha poi aggiunto.

L’Afp però riporta che parti dei gruppi armati era ancora sul terreno intorno a Bossembele, a quasi 150 chilometri da Bangui. Il governo ha detto sabato che Bozize era a Bossembele con i militanti di tre gruppi ribelli che avevano formato un’alleanza, la Coalizione dei patrioti per il cambiamento, Cpc, e che Bozize nega di voler fare un colpo di stato.

Bozize, tornato dopo anni di esilio, è stato escluso dalla corte suprema del Paese. Nel frattempo, in una dichiarazione congiunta, un gruppo noto come G5+ – Francia, Russia, Stati Uniti, UE e Banca Mondiale – ha esortato Bozize e i gruppi armati alleati a deporre le armi, chiedendo l’apertura delle urne come previsto, riporta Press Tv.

Maddalena Ingrao