L’economia britannica ha evitato la recessione nella seconda metà dello scorso anno, registrando una crescita dello 0,1% nel quarto trimestre. La stima iniziale del Pil, tra ottobre e novembre, diffusa dalla Banca d’Inghilterra a metà febbraio, aveva mostrato una crescita zero.
Nel Regno Unito una recessione è generalmente definita come due trimestri consecutivi di calo del Pil, e l’economia si era già contratta dello 0,2% nel terzo trimestre.
Darren Morgan, direttore delle statistiche economiche presso l’Office for National Statistics del Regno Unito, ha dichiarato: «Nella seconda metà dello scorso anno l’economia ha avuto un andamento un po’ più forte di quanto stimato in precedenza, con dati successivi che mostrano che le telecomunicazioni, l’edilizia e l’industria manifatturiera sono andate meglio di quanto si pensasse nell’ultimo trimestre».
«Le famiglie hanno risparmiato di più nell’ultimo trimestre, grazie al programma governativo di sostegno alle bollette energetiche».
«Nel frattempo, il deficit della bilancia dei pagamenti del Regno Unito con il resto del mondo si è ridotto, grazie all’aumento dei guadagni all’estero delle aziende britanniche, in particolare nel settore energetico».
Il settore dominante dei servizi è cresciuto dello 0,1%, favorito da un balzo di quasi l’11% delle agenzie di viaggio. Il settore manifatturiero è aumentato dello 0,5%, trainato dal settore farmaceutico, e le costruzioni sono cresciute dell’1,3%.
Tuttavia, negli ultimi mesi la crisi del costo della vita ha avuto un forte impatto sulla spesa dei consumatori, con un’inflazione che rimane a due cifre.
Le previsioni aggiornate la scorsa settimana dalla Banca d’Inghilterra, che aveva previsto che l’economia sarebbe entrata in recessione nella seconda metà dello scorso anno, hanno escluso l’eventualità di una recessione quest’anno.
Le revisioni al rialzo dei dati del PIL per il terzo e quarto trimestre hanno dimostrato che l’inflazione elevata ha avuto un impatto sull’economia leggermente inferiore a quanto si pensava in precedenza.
Nel frattempo, il Cancelliere dello Scacchiere Jeremy Hunt ha dichiarato ai giornalisti che il dato rivisto del PIL mostra una “resistenza di fondo” dell’economia britannica. Hunt ha tuttavia riconosciuto che molte persone in tutto il Paese stanno “affrontando una pressione reale”, con un’inflazione che rimane al di sopra del 10%: «Ecco perché continueremo a prendere le difficili decisioni necessarie per ridurre l’inflazione causata da ciò che è accaduto in Ucraina (…) È così che torneremo a una crescita sana e alleggeriremo la pressione sulle famiglie», ha sottolineato Hunt.
Lucia Giannini