REGNO UNITO. Più poteri per i nuovi 007 di Sua Maestà contro Mosca

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La legislazione per reprimere lo spionaggio straniero è all’esame di Downing Street, visite le falle riscontrate in un rapporto parlamentare sull’influenza russa in Gran Bretagna sottovalutata dal governo della commissione sull’intelligence. Secondo la nuova legislazione, gli agenti stranieri dovrebbero registrarsi nel Regno Unito come avviene negli Stati Uniti e in Australia.

Il rapporto sulla Russia della commissione per la sicurezza e l’intelligence del Parlamento ha affermato che i ministri in effetti hanno chiuso un occhio sulle accuse di interferenze russe, evidenziando la mancanza di una corretta valutazione dei tentativi del Cremlino di interferire con il referendum di Brexit del 2016.

Il governo, che ha respinto le richieste di un’inchiesta sull’ingerenza russa e ha affermato di non aver visto alcuna prova di interferenza attiva nel referendum Ue, sta ora esaminando una nuova legislazione sulla sicurezza, riporta The Guardian.

Il segretario ai trasporti Grant Shapps alla Bbc, ha detto: «Prima di tutto è vero che stiamo guardando quella legislazione, ma in secondo luogo, anche se il rapporto stesso riconosce a pagina 6, dice che siamo chiari sulla risposta del governo e che ora ha iniziato ad adottare un approccio più assertivo … quindi penso che stiamo già prendendo un approccio molto più propenso al futuro per tutto questo, (…) pensiamo anche che questo sia il momento, potenzialmente, di avere ulteriori poteri». Il rapporto, che si chiede se la comunità dei servizi segreti non abbia perso di vista la risposta alla Russia, chiede una nuova legislazione che sostituisca l’obsoleto Official Secrets Act. Le leggi attuali che permettono di agire contro le spie straniere sono «riconosciute come deboli», dice il rapporto «In particolare, gli Atti di Segreto Ufficiale sono obsoleti – in modo cruciale, non è illegale essere un agente straniero in questo Paese».

Shapps ha detto che si sarebbe dovuto agire prima, dato che il rapporto era già disponibile per la pubblicazione nell’ottobre dello scorso anno: «Non è la prima volta che parliamo di questi poteri aggiuntivi. Naturalmente, oggi è un momento importante per segnalarli e vogliamo essere in grado di guardare alle attività, di reprimere le attività degli Stati ostili che minacciano il Regno Unito, ma nessun potere individuale da solo risolverà questo problema; è un altro strumento nell’armeria, ma non sarà l’unica soluzione (…) E, naturalmente, abbiamo già in essere poteri molto ampi per le nostre agenzie di intelligence e sicurezza…».

Anna Lotti