Il Direttore del britannico MI6 ha avvertito la Russia che non dovrebbe sottovalutare la capacità di Londra di affrontare complicati casi di sabotaggio, dicendo che il paese sta lanciando una nuova generazione di attività di spionaggio che potrebbe colpire di sorpresa gli avversari. Alex Younger ha detto in un discorso agli studenti dell’Università di St Andrews, in Scozia, lo scorso 3 dicembre, che la Gran Bretagna e gli alleati non erano disposti a permettere alla Russia di credere di poter lanciare facilmente attività di sabotaggio e spionaggio nel paese.
«La Russia o qualsiasi altro stato intento a sovvertire il nostro stile di vita non deve sottovalutare la nostra determinazione e le nostre capacità, o quelle dei nostri alleati», ha detto Younger, aggiungendo che paesi come la Russia che si considerano in uno stato di “confronto perpetuo” con il Regno Unito hanno già posto gravi minacce al paese, riporta Press Tv. Da marzo 2018, Russia e Gran Bretagna sono su due sponde contrapposte per la vicenda del presunto attacco contro una spia russa defezionista nella città inglese di Salisbury. Londra ritiene che il servizio di intelligence militare della Russia, il Gru, abbia preso di mira Segei Skripal e sua figlia.
La Russia dice che il caso è un’invenzione dell’MI6 per consentire al governo britannico di esercitare una maggiore pressione sulla Russia e di minare gli sforzi per la normalizzazione dei legami tra Ovest e Mosca tersi per il conflitto in Ucraina. Younger ha detto che l’MI6 ha giocato un ruolo enorme nell’esporre l’attacco di avvelenamento nel caso Skripal e ha coordinato l’espulsione dei diplomatici russi sul caso.
La principale spia britannica ha detto che in risposta alle crescenti minacce provenienti dalla Russia e da altri paesi, la Gran Bretagna stava sviluppando uno spionaggio di “quarta generazione”, di natura molto più sofisticata e che utilizzava metodi moderni di spionaggio nei confronti altre nazioni: «L’era della quarta rivoluzione industriale richiede una quarta generazione di spionaggio: fondere le nostre tradizionali competenze umane con un’innovazione accelerata, nuove partnership e una mentalità che mobilita la diversità e dà potere ai giovani», ha detto il direttore MI6.
Inoltre, Younger, che guida l’MI6 da quattro anni, ha detto che i servizi segreti di intelligence stavano cercando di reclutare giovani di diversa origine etnica e religiosa: «Voglio parlare ai giovani che non si sono mai visti all’MI6 (…) Non importa da dove vieni. Se vuoi fare la differenza e pensi di avere quello che serve, allora ci sono le possibilità che tu abbia quello che ci serve, e speriamo che tu faccia un passo avanti».
Tommaso dal Passo