REGNO UNITO. La Royal Navy è al timone delle Forze Armate

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Il capo della Royal Navy, l’ammiraglio Sir Tony Radakin, sarà il prossimo Capo di Stato Maggiore della Difesa, l’ufficiale militare più alto del paese, per sostituire il generale Sir Nick Carter che terminerà il suo incarico il 30 novembre.

Come riporta l’Economist, L’ammiraglio Radakin, un avvocato nato a Oldham, nel nord dell’Inghilterra, sarà il primo ufficiale della marina a ricoprire il ruolo più alto in quasi due decenni. Non è una coincidenza, la strategia di difesa britannica sta acquisendo ancora una volta un pronunciato sapore navale, dopo quasi 20 anni di guerra terrestre in Afghanistan,

A marzo il governo di Sua Maestà ha pubblicato una revisione della politica estera che sottolinea il ruolo della Gran Bretagna come «nazione commerciale marittima». Una successiva revisione della difesa ha detto che le forze armate sarebbero state progettate per un «impegno globale permanente e persistente», non solo per prepararsi alle grandi guerre.

Una chiara manifestazione di questa inclinazione marittima si evince dal fatto che mentre l’esercito viene ridotto, la flotta della marina è prevista per crescere fino a 24 fregate e cacciatorpediniere entro il 2030. In un discorso tenuto a maggio l’ammiraglio Radakin ha salutato il «rinascimento della costruzione navale britannica».

Nel frattempo, sulla terraferma, l’umore è più cupo. Avendo fornito sei degli ultimi dieci Capi di Stato Maggiore della Difesa, l’esercito britannico ha visto l’ammiraglio Radakin scavalcare nella scelta due dei suoi generali: Il generale Sir Mark Carleton-Smith, Capo dello Stato Maggiore dell’esercito e il generale Sir Patrick Sanders, che guida il comando strategico, che controlla le forze speciali e le capacità informatiche.

Nonostante il suo ruolo attivo durante la pandemia dell’anno scorso e la sua risposta alla crisi del carburante questo mese, così come il successo del suo ponte aereo da Kabul, l’esercito sta soffrendo per i tagli brutali nella revisione della difesa. Ma ha anche pasticciato con progetti chiave.

L’Ajax, un veicolo di ricognizione corazzato che doveva servire come hub digitale per la futura divisione corazzata della Gran Bretagna, sta soffrendo di problemi potenzialmente paralizzanti con le vibrazioni e potrebbe dover essere demolito. Molti nell’esercito sono preoccupati poiché non saranno in grado di consegnare una brigata ad alta reattività (circa 5.000 uomini) alla Nato entro il 2024, come promesso, a causa della carenza di attrezzature.

Salvatore Nicoletta