60 miliardi di dollari di interventi valutari per agevolare il real

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BRASILE – Brasilia 24/08/2013. La Banca centrale del Brasile ha annunciato un programma di intervento valutario il 22 agosto che intende fornire 60 miliardi di dollari in liquidità per rassicurare il mercato dei cambi entro la fine 2013, una mossa volta a rafforzare la valuta del paese, il real che è scivolato pesantemente contro il dollaro.

La banca ha annunciato che venderà, dal lunedì al giovedì, 500 milioni di dollari di swap su valute, contratti finanziari derivati volti a fornire agli investitori l’assicurazione contro un real più debole. Ogni venerdì, offrirà un miliardo di dollari sul mercato spot in contro termine. Entrambe le mosse sono pensate per evitare che imprese e individui con obbligazioni in dollari possano turbare il mercato e allo stesso tempo, intende evitare di pagare di più per acquistare dollari. Quando ciò accade, il real tende ad indebolirsi ulteriormente e più velocemente. Il programma è iniziato il 23 agosto e durerà fino a dicembre, ha detto la banca centrale, aggiungendo che potrebbe annunciare aste supplementari se lo ritenesse opportuno. La mossa della banca centrale arriva mentre il governo sta cercando modi per controllare l’inflazione e controllare lo scivolamento del reale, mentre allo stesso tempo cerca di rilanciare un’economia che ristagna, nonostante una rapida espansione del credito. Se un real più debole può aiutare l’esportazione brasiliana di materie prime e manufatti, rende le stesse, come le altre importazioni, più costose, contribuendo all’aumento dell’inflazione. Oltre a controllare l’inflazione, tassi più elevati dovrebbero attrarre gli investimenti in Brasile, aiutando così la ripresa nei confronti del dollaro. Al tempo stesso tassi più elevati potrebbero anche rallentare la crescita rendendo il prestito più costoso. Inoltre il Copom, il Comitato di politica monetaria della banca centrale, si riunirà il 28 agosto. Il real indebolito e l’incontro Copom arrivano in un momento in cui la Federal Reserve Usa sta arrivando alla fine del programma di acquisto di bond che ha iniettato miliardi nell’economia statunitense, portando verso il basso i tassi di interesse. Di conseguenza gli investitori ora sono alla ricerca di titoli dei mercati emergenti a più alto rendimento. Con la fine del
programma di “quantitative easing” della Fed, i flussi di capitale sono affluiti da mercati emergenti come il Brasile verso gli Stati Uniti e altri paesi sviluppati, contribuendo a indebolire il real.