RDC. La rivolta nel Kasai crea l’emergenza umanitaria in Zambia

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Le forze governative della Repubblica Democratica del Congo stanno massacrando i civili nel Kasai, regione dove imperversa l’insurrezione Kamuina Nsapu, creando l’ultimo afflusso di rifugiati nello Zambia settentrionale. Secondo quanto riporta VoA, che cita fonti Onu, lo Zambia teme una crisi umanitaria prossima, dopo che in un mese più di 6.000 rifugiati in fuga dai disordini nella RdC sono entrati nel suo territorio.

Reuters riporta che gli ultimi richiedenti asilo avevano dichiarato di fuggire dalle forze governative congolesi. Migliaia di persone sono state uccise e più di un milione di persone sono state costrette a fuggire dalle loro case nella regione orientale del Kasai dall’inizio dell’insurrezione quasi un anno fa ad opera della milizia Kamuina Nsapu che chiede il ritiro delle forze militari dal Kasai.

Ma gli osservatori dell’Onu hanno affermato in un documento che il conflitto si è trasformato da un’insurrezione di una comunità specifica in uno sconvolgimento più ampio ben oltre i suoi confini iniziali. Un gruppo ribelle conosciuto come Elema sta combattendo il governo principalmente con machete, archi e frecce nelle province di Haut Katanga e Tanganica del Congo. 

Il gruppo non prende di mira i civili ma intende proteggerli, piuttosto colpisce i soldati del governo, la polizia e agli istituti governativi.

L’insurrezione rappresenta ancora la peggiore minaccia al governo del presidente Joseph Kabila. Il suo rifiuto di dimettersi alla fine del suo mandato costituzionale lo scorso dicembre ha provocato un’ ondata di uccisioni e di illegalità in tutta la nazione dell’Africa centrale. A loro volta, i soldati sono diventati sempre più brutali nei confronti della popolazione civile, poiché non sono in grado di dire chi fa parte e chi non appartiene ai gruppi ribelli. Le forze governative della RdC stavano combattendo al fianco di una tribù nota come Abatembo e si battevano contro le tribù Luba e Tabwa, che si credeva fossero solidali con i ribelli Elema. 

Maddalena Ingroia