RDC. Allarme rosso a Biroko. Riesplosa l’Ebola

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L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che si sta preparando per uno scenario peggiore a fronte di una nuova epidemia di Ebola esplosa nella Repubblica Democratica del Congo, e in cui sono già stati scoperti 32 casi.

Squadre dell’Oms, dell’Unicef, della Federazione internazionale della Croce Rossa e di Medici Senza Frontiere, Msf, sono state dispiegate sul luogo dell’epidemia, nel territorio di Bikoro. L’Oms sta lavorando a stretto contatto con le autorità della Rdc per intensificare rapidamente le operazioni e mobilitare i partner sanitari investiti dai recenti focolai di Ebola nell’Africa occidentale: Liberia, Guinea e Sierra Leone. Poiché le comunità colpite si trovano in zone difficili da raggiungere, l’attuazione di una risposta efficace dipenderà dalla garanzia di un accesso aereo e di finanziamenti sufficienti.

L’Oms ha coinvolto il Programma Alimentare Mondiale per organizzare rifornimenti aerei per la zona colpita e per preparare il ponte aereo necessario; Unicef ha mobilitato medici, specialisti in igiene e servizi igienici. Al momento, l’Oms ha un team sul campo insieme a Msf, e nei prossimi giorni costituirà un ulteriore team di 20-40 specialisti in epidemiologia, logistica, ricerca di contatti e programmi di vaccinazione, riporta un comunicato Onu.

Inizialmente ci si concentrerà sulla sorveglianza e sulla comprensione dell’estensione del focolaio, sulla sicurezza delle sepolture, sulla gestione caso per caso e sulla preparazione di qualsiasi misura di sanità pubblica ritenuta necessaria in termini di vaccinazione. Bikoro si trova in una zona remota con scarse infrastrutture a 280 chilometri dal capoluogo di provincia di Bandaka, dove vive un milione di abitanti.

Si vuole evitare che l’epidemia si diffonda in una grande città come Bandaka, e soprattutto nelle baraccopoli all’interno della grande città, perché poi sarebbe difficile fermarla. 

Tutte le organizzazioni coinvolte stanno pianificando di inviare sul campo antropologi ed esperti della comunità per spiegare alla gente del posto i rischi di un contatto diretto con una persona malata. L’Oms sta preparando una campagna di vaccinazione non appena il governo darà il via libera, e Gavi, l’Alleanza per il Vaccino, ha già annunciato che finanzierà la campagna.

Lucia Giannini