Rapporti più stretti tra Pechino e la lusofonia

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di Antonio Albanese CINA – Macao 13/10/2016. Il premier cinese Li Keqiang ha annunciato il 12 ottobre che la Cina ha presentato 18 nuove misure economiche, compresa l’offerta di aiuti e prestiti preferenziali, per rilanciare le relazioni con i paesi di lingua portoghese (Psc) nei prossimi tre anni. Il discorso del premier cinese ha lumeggiato le future iniziative di Pechino nei confronti dei paesi lusofoni.

La Cina, riporta China Economic Net, offrirà aiuti e prestiti preferenziali del valore di almeno 4 miliardi di yuan (circa 600 milioni di dollari) per i paesi Psc in Asia e in Africa, ha detto Li. Il premier ha fatto l’annuncio all’apertura della V Conferenza ministeriale del Forum per la cooperazione economica e commerciale tra la Cina e i paesi di lingua portoghese a Macao.

Almeno 2 miliardi di yuan di aiuti serviranno a sviluppare l’agricoltura, facilitare il commercio e gli investimenti, prevenire e controllare la malaria, e a condurre una ricerca sulla medicina tradizionale in questi paesi. Almeno 2 miliardi di yuan di prestiti preferenziali saranno tesi a promuovere la cooperazione, la capacità di produzione industriale e di sviluppo delle infrastrutture dei paesi lusofoni. Inoltre, la Cina cancellerà 500 milioni di yuan di debiti maturati dai suoi prestiti senza interessi in Asia e in Africa.

Pechino ha anche promesso di inviare ulteriori squadre mediche, di implementare i programmi di formazione e le borse di studio del governo, e contribuire a costruire impianti meteorologici e marini per reagire ai disastri e ai cambiamenti climatici per i paesi Psc che ne avessero bisogno. La Cina, ha proseguito il premier, incoraggia le imprese nazionali a stabilire nuove o a implementare le zone di cooperazione economica e commerciale nei Psc esistenti, e supporta la creazione di una piattaforma di servizi finanziari tra Cina e Psc, un’associazione di imprenditori, un centro di scambi culturali, di formazione di base bilingue e per l’innovazione a Macao.

Il Forum per la cooperazione economica e commerciale tra la Cina e i Psc è stato lanciato a Macao nel 2003 con la partecipazione di sette Psc, vale a dire Angola, Brasile, Capo Verde, Guinea Bissau, Mozambico, Portogallo e Timor Est.

La Cina è disposta a costruire più consistenti legami economici e commerciali e sviluppare partenariati stabili con i Psc, ha poi aggiunto il premier cinese; Cina e Psc rappresentano il 17 per cento dell’economia globale e il 22 per cento della popolazione mondiale, ed è cresciuta la «necessità di sostengo reciproco per tutelare gli interessi e le necessità comuni» ha detto Li. Occorre ricordare che gli accordi sulla nuova Via della Seta coincidono con molti dei piani di sviluppo dei paesi Psc, perché sia la Cina che i Psc si trovano lungo le principali rotte marittime internazionali: il loro commercio bilaterale è stato pari a quasi 100 miliardi di dollari nel 2015.

Nel corso dei prossimi cinque anni, le importazioni totali della Cina sono stimate a 8 miliardi di dollari, con un investimento totale in uscita di 720 miliardi di dollari, il che significa enormi opportunità di business per le aziende di tutti i paesi.

Alla conferenza ministeriale a Macao hanno partecipato dirigenti e alti funzionari dei sette Psc; la piattaforma di cooperazione Cina-Psc sarà costruita a Macao per fornire servizi nei negoziati commerciali, fiere, mostre e scambi culturali; la struttura è destinata a diventare un punto di riferimento per la cooperazione bilaterale.