ITALIA – Roma 010/06/2016. Siamo nel mese del Ramadan. I musulmani in atto immondo digiunano dall’alba (Fajir) al tramonto (Maghrib); ma cosa succede quando si vive in un paese dove il sole non tramonta mai, o quasi?
Sembra una domanda retorica ma non è affatto perché la durata delle ore di luce non è la stessa nell’emisfero Nord e in quello Sud. Il Ramadan quest’anno si è aperto in coincidenza con il solstizio d’estate nella metà settentrionale del mondo, i paesi più vicini al circolo polare artico hanno il sole sopra l’orizzonte per quasi 24 ore, mentre nell’emisfero meridionale ci saranno più di 12 ore tra il tramonto e alba. Precisiamo, per essere chiari, che le date del Ramadan fluttuano ogni anno perché i musulmani seguono un calendario lunare che è 10-11 giorni più corto rispetto a quello solare. Ciò significa che, tra 18 anni, i musulmani a nord dell’equatore osserveranno il Ramadan durante l’inverno, e che tra 36 anni di nuovo in estate.
Durante il Ramadan, che quest’anno ha avuto inizio il 6 giugno e che si concluderà il 5 luglio con la festa di Eid-al-Fitr, i musulmani di tutto il mondo devono astenersi dal mangiare dall’alba al tramonto.
Trentasei anni fa, quando il Ramadan si verificò in tarda primavera nell’emisfero settentrionale, il dibattito sulle ore di digiuno aveva una valenza per lo più accademica, dal momento che i musulmani risiedevano per la gran parte nel nord e nel centro Africa, e in Medio Oriente, nel subcontinente indiano e nel sud-est asiatico. L’emisfero meridionale del pianeta non faceva quasi testo. Le migrazioni, di diverso genere, hanno cambiato la mappa di Islam, e molti dei nuovi arrivati in paesi tradizionalmente cristiani sono musulmani in fuga dalla guerra, dalla repressione o dalla povertà da Afghanistan, Iraq, Siria o Somalia. Tutti intendono mantenere la propria identità religiosa e le relativa tradizioni. Come fare allora? arriva in soccorso la Rete: è facile trovare “calcolatori della preghiera” su Internet che aiutano i credenti a determinare quando si deve digiunare in qualsiasi momento dell’anno e in qualsiasi luogo sulla Terra, indipendentemente dall’emisfero in cui ci si trovasse. Facendo qualche esempio: i musulmani presenti a diverso titolo in Argentina (700mila fedeli censiti) e in Cile dovranno digiunare il “minimo indispensabile” (periodo di luce dalle 06:30 alle 15:50) durante il Ramadan di quest’anno, mentre i loro fratelli di fede in Norvegia, Svezia e Finlandia dovranno astenersi dal cibo per più di 20 ore al giorno, con solo quattro ore per mangiare, bere, pregare, riposare e dormire, riporta Efe. Nel Mena, poi rirpota Moroccowolrldnews, siparla di 16 – 18 ore con temperature elevate.