La sicurezza delle frontiere del Mena

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MAROCCO – Rabat 15/11/2013. I paesi che partecipano alla II Conferenza ministeriale regionale sulla sicurezza delle frontiere a Rabat, hanno accettato di istituire un centro regionale per formare i responsabili della sicurezza delle frontiere. Secondo la Dichiarazione di Rabat, il centro si propone di capitalizzare l’esperienza di altri paesi e partner.

I paesi partecipanti hanno convenuto di accelerare l’istituzione di un segretariato nel quadro del piano d’azione di Tripoli e della Dichiarazione di Rabat. La Libia preparerà una proposta sulla struttura del segretariato, che sarà presentato alla riunione che si terrà a Tripoli, non oltre i due mesi dopo l’adozione della Dichiarazione di Rabat, riporta il quotidiano Morocco World News. I paesi membri hanno inoltre concordato di istituire gruppi di lavoro in materia di sicurezza, di intelligence, di dogane e di giustizia per elaborare proposte in questi settori prima della prossima conferenza ministeriale, che si terrà nel 2014 in Egitto, come riporta il quotidiano marocchino al Maghrabia. I paesi partecipanti hanno votato per l’attuazione dei progetti prioritari in materia di sicurezza delle frontiere, tenendo conto di tutte le relative strategie e le iniziative presentate dalle varie agenzie delle Nazioni Unite, dalle organizzazioni internazionali e regionali, nonché da tutti i meccanismi della lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata transnazionale. Inoltre hanno approvato all’unanimità lo scambio d’informazioni sulla sicurezza dei confini e il coordinamento tra le autorità competenti per la sicurezza delle frontiere per contrastare le minacce alla sicurezza. 

I partecipanti alla conferenza di Rabat hanno anche convenuto sulla necessità di rafforzare la capacità dei paesi della regione anche in termini tecnologici per rendere i confini più sicuri. La seconda conferenza ministeriale regionale sulla sicurezza delle frontiere visto la partecipazione dei ministri degli Esteri e dei ministri responsabili dei problemi di sicurezza nei paesi del Nord Africa e del Sahel – Sahara, nonché dei rappresentanti delle istituzioni regionali e internazionali. La conferenza ha visto la partecipazione di Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Sudan, Ciad, Niger, Mali, Mauritania, Francia, Portogallo, Spagna, Italia, Malta, Usa e il Regno Unito. Diverse organizzazioni internazionali e regionali hanno preso parte a questo incontro, come l’Onu, l’Amu, la Lega araba, l’Unione europea, la Nato, la Comunità del Sahel – Sahara (Cen-Sad) , l’organizzazione per la cooperazione islamica (Oic), la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas), il rappresentante speciale del Segretario generale dell’Onu per la Libia e il capo della missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia. Alla conferenza hanno partecipato anche gli esperti dell’Organizzazione mondiale delle dogane, dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, il comitato esecutivo del Comitato contro il terrorismo, l’ Interpol, l’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile, e l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine organizzato (Unodc). La conferenza di Rabat segue il primo appuntamento tenutosi l’11 e il 12 marzo 2012 in Libia, e l’attuazione del “Piano d’azione di Tripoli” con l’ obiettivo di rafforzare la sicurezza e il controllo delle frontiere nella regione del Nord Africa e nella regione del Sahel -Sahara.