Stadi a prova di deserto per Qatar 2022

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QATAR – Doha 25/06/2016. Gli scienziati della Università del Qatar stanno testando modelli stampati in 3D degli stadi di calcio che il Qatar sta costruendo per la Coppa del Mondo 2022 per vedere se saranno in grado di sopportare il caldo del deserto.

Il Qatar, riporta Arabian Business, sta cercando di dissipare le preoccupazioni sul suo eccessivo calore estivo e per questo ha spostato il campionatone suo mese più freddo, quello di novembre. Inoltre ha reso pubblici i dettagli su cinque stadi che avranno l’aria condizionata incorporata.
Ma il Qatar sperimenta tempeste di sabbia e polvere nei mesi invernali, l’obiettivo degli ingegneri è quello di utilizzare gli stadi tutto l’anno, al di là del torneo 2022.
Per questo, il team di progettisti sta studiando come gli stadi possano essere adattati ad affrontare tempeste di sabbia e calore. Gli stadi stampati in 3D saranno collocati in una galleria del vento che soffia aria piena di fumo monitorata da raggi laser per la studiare le turbolenze all’interno.
L’impatto delle tempeste di sabbia, che si verificano di tanto in tanto in Qatar durante i mesi invernali, potrebbe essere mitigato alzando o abbassando l’altezza stadio da pochi metri: l’idea è quella di evitare che il vento caldo entri nella struttura. Il Qatar ha annunciato i dettagli di cinque di almeno otto stadi che dovrà costruire o ristrutturare per la Coppa del Mondo a un costo stimato tra gli 8 e i 10 miliardi di dollari.
Gli ingegneri della Università del Qatar hanno eseguito test su due stadi, Al Bayt e Al Wakrah, progettati dal recentemente scomparso architetto britannico Zaha Hadid; mentre un modello dell’Al Thumama Stadium è in fase di stampa per i test.
Occorre bilanciare, per il team, il carattere architettonico con le esigenze di resistenza estrema perché nell’idea generale, ogni stadio avrà un messaggio da trasmettere che va conservato comunque.