Doha messa all’angolo nel Ccg

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ARABIA SAUDITA – Riad 05/03/2014. Arabia Saudita, Bahrein ed Emirati Arabi Uniti hanno richiamati i loro ambasciatori da Doha il 5 marzo in segno di protesta contro l’interferenza del Qatar nei loro affari interni.

Lo hanno annunciato i tre paesi in un comunicato congiunto. Il comunicato riporta che la mossa serve «per proteggere la loro sicurezza e la stabilità», riporta al Akhbar, e accusano il Qatar di non rispettare il patto di non ingerenza negli affari interni degli Stati del Ccg. I tre stati arabi del Golfo hanno preso la decisione a seguito di quello che i giornali locali descritto come un incontro «tempestoso» dei ministri degli esteri delle sei nazioni del Consiglio di cooperazione del Golfo a Riad, svoltosi il 5 marzo, appunto. I paesi del Ccg «hanno esercitato sforzi enormi per contattare il Qatar a tutti i livelli allo scopo di concordare una politica unificata (…) per garantire la non interferenza negli affari interni di uno Stato membro», dice la nota. Il Qatar ha detto di deplorare la decisione delle tre monarchie del Golfo, ma ha detto di non ritirare i propri ambasciatori dagli stessi paesi. Doha ha detto che la decisione di Bahrein, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti è collegata a «divergenze su questioni al di fuori del Consiglio di Cooperazione del Golfo», in un apparente riferimento alle differenti condotte politiche verso l’Egitto. Le tre nazioni hanno anche chiesto al Qatar, sostenitore del movimento dei Fratelli Musulmani, fuorilegge nella maggior parte degli stati del Golfo, DI «non sostenere alcun partito con l’obiettivo di minacciare la sicurezza e la stabilità di qualsiasi membro del Ccg», si legge nel comunicato, facendo esplicito riferimento alle campagne mediatiche contro di loro. Il comunicato fa notare anche che, nonostante l’impegno della emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad al- Thani, a rispettare questi principi nel corso di un mini -vertice tenutosi a Riyadh a novembre 2013, con emiro del Kuwait e il monarca saudita, Doha non ha mantenuto fede agli impegni presi. È una decisione senza precedenti nella storia trentennale del Consiglio di cooperazione del Golfo, alleanza filo- occidentale tra Arabia Saudita, Bahrein, Kuwait, Qatar, Emirati Arabi Uniti e Oman.