Le Pussy Riot iniziano uno sciopero della fame

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RUSSIA – Mosca 24/09/2013. Nadezhda Tolokonnikova, uno dei membri del gruppo punk rock Pussy Riot,ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro le dure condizioni di lavoro e le minacce alla sua vita cui è sottoposta in carcere.

Tolokonnikova sta scontando una condanna a due anni per atti di teppismo: assieme agli altri due membri del gruppo era stata arrestata nel 2012, quando i Pussy Riot hanno fatto una breve performance, non autorizzata nella principale cattedrale ortodossa di Mosca, denunciando Vladimir Putin. In una lettera pubblicata il 23 settembre sul blog del gruppo, Tolokonnikova denuncia il fatto che i detenuti nel carcere dove è rinchiusa siano costretti a lavorare fino a 17 ore al giorno in una fabbrica che sforna uniformi della polizia, oltre al fatto di aver ricevuto minacce che le fanno temere per la sua vita.  Con ogni probabilità, Nadezhda e gli altri membri del gruppo ancora in carcere sconteranno completamente la pena. di fatto, sono state dietro le sbarre durante il vertice G20 a San Pietroburgo e nel corso del 2014 lo saranno durante le Olimpiadi invernali di Sochi, altro evento chiave che farà puntare i riflettori internazionali sulla Russia, probabilmente onde evitare nuove fonti di imbarazzo al Cremlino.