Problemi energetici per l’Egitto

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di Graziella Giangiulio EGITTO – Il Cairo. 21/11/2016. L’Egitto prevede ulteriori riduzioni delle sovvenzioni energia che faranno schizzare il costo dell’energia verso l’alto a partire dalla prossima estate. Ovvero dopo aver incassato miliardi di dollari in fondi dal Fondo Monetario Internazionale. A darne notizia Mohamed Shaker, ministro di energia elettrica in Egitto, mentre si trovata a Abu Dhabi. Il quale ha spiegato anche che la svalutazione della sterlina egiziana sta andando ad incidere nel settore energetico del paese. Il 3 novembre, l’Egitto ha posto la parola fine alla politica dai controllo sui cambi che consentivano ala strilla di restare stabile, la manovra si era resa necessaria per poter incassare i 12 miliardi di dollari di prestito del FMI, autorizzati l’11 novembre, che serviranno a compensare un impoverimento nelle sue riserve in valuta estera, dovuto al crollo del turismo e ancora serviranno per far respirare l’economia locale. Altre riforme erano già state intraprese tra cui, nel mese di agosto, l’aumento del prezzo dell’elettricità tra il 25 e il 40 per cento come parte di una strategia quinquennale. La sterlina è scesa del 44 per cento rispetto al dollaro da allora. E questo non fa che incrementare il costo dell’elettricità in quanto l’Egitto compra in valuta estera tutte le componenti del settore: dalle attrezzature al carburante. Il ministero è già al lavoro per ritoccare le tariffe. Che subiranno un incremento a partire dal 1 luglio prossimo. Il consumo di elettricità è aumentato in Egitto del 5,6 per cento annuo e le sue 34 gigawatt (GW) di capacità stimata non sono sufficienti a soddisfare in questo aumento la domanda, in base al Arab Petroleum Investments Corporation (Apicorp). La banca multilaterale di sviluppo stima che l’Egitto avrà bisogno di investire 28 miliardi di dollari nella produzione di energia e ulteriori 15 miliardi di dollari in trasmissione e distribuzione. In cantiere ci sono già tre centrali a ciclo combinato a gas naturale che daranno 14.4 GW di capacità. Costo dell’operazione: 8 miliardi di dollari.
Secondo Apicorp però l’incertezza attorno prospettive della sterlina ha messo in stallo alcuni progetti, come quello di Enel Italia che si è tirata fuori dal mercato delle energie in Egitto nel mese di luglio.