Attacco hacker per salvare il porno

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BELGIO – Bruxelles. A quanto pare le voci a favore del porno in Europa vanno sempre più assottigliandosi. Ma gli hacker sono pronti a intervenire per la salvaguardia della “materia”. Ad innescare la miccia sarebbe stato proprio il Parlamento dell’Unione Europea, attraverso il vaglio di una risoluzione “non vincolante”, una semplice presa di posizione politica che non ha alcun potere legislativo, ma che ha suscitato forti polemiche e preoccupazioni tra i difensori della libertà di stampa ed informazione.

«La  mozione per eliminare gli stereotipi di genere in UE», metterebbe infatti a rischio la pornografia in Rete: la proposta, che verrà votata a Strasburgo martedì prossimo.
Il Parlamento ha quindi chiesto a tutti gli Stati membri di compiere ogni sforzo possibile per eliminare forme di discriminazione e stereotipi sessisti nei confronti delle donne, chiedendo il bando di ogni forma di pornografia dai media.
I difensori della libertà di stampa parlano di un primo passo verso la censura e migliaia di cittadini hanno dato vita ad una vera e propria campagna per tempestare di mail i parlamentari: così, in soli tre giorni, gli eurodeputati sono stati assaliti da più di 600 mila mail .
L’ “attacco”  è iniziato giovedì scorso ed il Parlamento si è visto costretto a filtrare la posta elettronica in entrata ed, in vista del voto di martedì, si teme un possibile e ulteriore attacco da parte di pirati informatici.
Il Parlamento ha però ammesso di aver usato parole poco felici e fin troppo generiche per la risoluzione del problema.