
Il 18 aprile, la Polonia e l’Ucraina hanno raggiunto un accordo per sbloccare le esportazioni di grano ucraino che passano attraverso il territorio polacco e sono dirette verso Paesi terzi.
L’accordo arriva due giorni dopo che la Polonia aveva chiuso le frontiere ai prodotti agricoli ucraini nel tentativo del governo di placare le proteste degli agricoltori contro l’afflusso incontrollato di grano ucraino che, a loro dire, deprimeva i prezzi dei prodotti locali, riporta BneIntelliNews.
In linea con l’accordo, il grano transiterà dalla Polonia sotto sorveglianza solo verso i porti polacchi o verso altri Paesi, senza la possibilità di cambiare una volta dichiarata la destinazione, ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura polacco Robert Telus in una conferenza stampa.
«Siamo stati costretti a chiudere il confine perché l’Ue aveva gli occhi chiusi su grandi quantità di grano che affluivano in Polonia, ma allo stesso tempo abbiamo continuato i colloqui con l’Ucraina su come consentire il transito, ma con la garanzia che il grano non sarebbe rimasto bloccato in Polonia, e siamo riusciti a trovare una soluzione», ha detto Telus.
Il governo del PiS a Varsavia ha avuto problemi politici per l’afflusso di grano dall’Ucraina. A sei mesi dalle elezioni, il PiS ha bisogno del sostegno dell’elettorato rurale per vincere il voto e assicurarsi un terzo mandato di governo.
Anche l’Ungheria e la Slovacchia hanno introdotto divieti sulle importazioni di grano ucraino e, secondo quanto riferito, anche la Romania e la Bulgaria lo hanno fatto.
L’Ue aveva reagito rabbiosamente ai divieti imposti da Polonia, Ungheria e Slovacchia, affermando che la politica commerciale è di competenza esclusiva del blocco e che le azioni unilaterali degli Stati membri violano il diritto dell’Ue.
Non è ancora chiaro se le infrastrutture polacche siano sufficienti a gestire milioni di tonnellate di grano, dato che il transito prevede il passaggio dei treni dai binari a scartamento largo dell’Ucraina a quelli a scartamento standard della Polonia, l’utilizzo di capacità di stoccaggio e la capacità di ricaricare il grano dai treni alle navi nei porti.
Anna Lotti