POLONIA. Varsavia chiude i rubinetti del gas con la Russia

319

Il 23 maggio, il ministro polacco per il Clima e l’Ambiente Anna Moskwa ha annunciato che il suo Paese avrebbe posto fine all’accordo intergovernativo (IGA) con la Russia sulle forniture di gas naturale attraverso il gasdotto Yamal-Europa.

Moskwa ha reso pubblica la decisione in un post su Twitter, affermando che: «La Polonia ha ripudiato l’accordo internazionale sul gas del 1993 su Yamal». Ha indicato che Varsavia si stacca immediatamente dall’accordo, la cui scadenza ufficiale è prevista per la fine del 2022.

Nello stesso post su Twitter ha affermato che la Polonia ha compiuto questo passo in risposta all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia: «L’aggressione della Russia contro l’Ucraina ha confermato l’accuratezza della determinazione del governo polacco a diventare completamente indipendente dal gas russo. Abbiamo sempre saputo che Gazprom non era un partner affidabile», ha scritto il Ministro polacco.

Il Ministro ha approfondito questi punti più tardi, il 23 maggio, dichiarando all’agenzia PAP che Varsavia considerava la rescissione del contratto Yamal come una risposta logica al fatto che Gazprom, il gigante russo del gas di proprietà statale, aveva interrotto le forniture alla Polonia in aprile. Ha anche sottolineato, però, che la decisione della Polonia non influirà sulle spedizioni attraverso il gasdotto Yamal-Europa verso la Germania, affermando che la società polacca Gaz-System, che gestisce la sezione polacca del collegamento, continuerà a far fluire il gas.

Ciò consentirà alla Polonia di continuare a utilizzare il sistema Yamal-Europe per le spedizioni in reverse-flow dalla Germania, ha aggiunto. «Gli accordi intergovernativi con la Russia, che violano il diritto europeo, non dovrebbero più essere in vigore (…) Il gasdotto Yamal funziona in linea con la legge europea, che consente di utilizzarlo per le forniture inverse di gas dalla Germania alla Polonia senza interruzioni», ha poi detto.

L’annuncio di Moskwa su Twitter non è esattamente una sorpresa. Il governo polacco ha già chiarito che non si adeguerà alla richiesta russa che i clienti di Gazprom paghino il gas in rubli, e la società nazionale per il petrolio e il gas PGNiG ha comunicato al suo fornitore russo nel 2019 che non intende estendere il contratto Yamal-Europe oltre il 2022.

Nel frattempo, il Segretario di Stato polacco per la sicurezza energetica Piotr Naimski ha fatto notare, durante una trasmissione radiofonica pubblica del 23 maggio, che il governo ha adottato una risoluzione sulla risoluzione del contratto il 13 maggio. Varsavia ha inviato il 24 maggio a Mosca una notifica ufficiale della sua decisione.

La Polonia importa circa 10 miliardi di metri cubi di gas russo all’anno attraverso il gasdotto Yamal-Europa. Questo quantitativo è sufficiente a coprire la metà della domanda del Paese, che attualmente si aggira intorno ai 20 miliardi di metri cubi all’anno.

Lucia Giannini