La Polonia ha in programma di sospendere temporaneamente il diritto di asilo per frenare l’immigrazione irregolare organizzata dai vicini ostili Bielorussia e Russia, ha affermato il primo ministro Donald Tusk il 12 ottobre.
Inoltre Varsavia intende creare campi minati al confine orientale, riferisce Telewizja Polska, la televisione polacca. Si spiega che i campi minati faranno parte del complesso di strutture ingegneristiche “Scudo Orientale”, che l’esercito polacco sta creando sul confine orientale del paese.
Tusk ha sottolineato che avrebbe chiesto il riconoscimento, della decisione di sospendere il diritto d’asilo, da parte dell’Unione Europea, dove l’immigrazione è una questione politica fondamentale. Ha giustificato la mossa accusando il presidente bielorusso Alexander Lukashenko e il presidente russo Vladimir Putin di usare il diritto di asilo in una “guerra ibrida” contro l’Ue, riporta BneIntelliNews.
“Sappiamo molto bene come questo viene usato da Lukashenko, Putin, contrabbandieri e trafficanti di esseri umani. Il diritto di asilo viene sfruttato, in modo del tutto contrario al suo vero scopo”, ha affermato Tusk durante una convention della Civic Coalition, il partito che guida. “Il diritto di asilo viene usato strumentalmente e non ha nulla a che fare con i diritti umani”, ha aggiunto.
La sospensione potrebbe essere giustificata legalmente in base alle disposizioni del patto migratorio dell’UE, che consente la sospensione di determinate procedure di asilo e migrazione in situazioni straordinarie. Tusk ha detto che presenterà più avanti maggiori dettagli sulla sua “strategia migratoria”.
Negli ultimi anni, decine di migliaia di migranti, per lo più provenienti dal Medio Oriente e dall’Africa, hanno tentato di entrare in Polonia attraverso la Bielorussia, con 2.500 tentativi di attraversamento il mese scorso e oltre 26.000 finora quest’anno.
La Polonia ha risposto rafforzando la sua infrastruttura di confine e istituendo una zona cuscinetto con ingresso limitato lungo parte del suo confine con la Bielorussia.
L’annuncio di Tusk ha scatenato nuove critiche da parte delle ONG. “Non ho mai visto Donald Tusk come un paladino dei diritti umani, ma questo è un nuovo minimo”, ha affermato Helsinki Foundation for Human Rights, riporta BBC. Le organizzazioni per i diritti umani sostengono che il diritto di chiedere asilo, sancito dalla Costituzione polacca, è un diritto umano fondamentale che non può essere sospeso. Anche le leggi internazionali sull’asilo, tra cui la Convenzione di Ginevra, vincolano la Polonia.
La proposta di Tusk ha colto di sorpresa i suoi partner della coalizione. “Vedo le parole di Tusk come parte di una campagna elettorale”, ha affermato Anna Maria Zukowska, parlamentare della Sinistra, parlando a Polsat News. La Polonia è a otto mesi dalle elezioni presidenziali, che vedranno un cambio di leadership poiché il presidente Andrzej Duda si dimetterà dopo aver completato il suo secondo e ultimo mandato.
Le elezioni sono cruciali per il governo di Tusk, poiché la coalizione non ha i voti per annullare un veto presidenziale. Duda, un alleato del partito di opposizione Diritto e Giustizia (PiS), ha spesso utilizzato i suoi poteri di veto per bloccare la legislazione. Ha anche deferito le leggi al Tribunale costituzionale per la revisione, una corte che la coalizione di Tusk considera illegittima ma che non può impedire a Duda di utilizzare.
La vittoria di un candidato presidenziale allineato a Tusk eliminerebbe un ostacolo importante all’agenda del suo governo. Tuttavia, un altro presidente del PiS potrebbe far deragliare la coalizione, che è già divisa su diverse questioni.
Anna Lotti
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