POLONIA. Il bilancio della Difesa arriverà al 5% del PIL

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La Polonia aumenterà la spesa per la difesa fino all’equivalente del 5% del Pil, ha annunciato il presidente del partito al governo Jarosław Kaczyński: sarebbe di gran lunga il più alto livello relativo di spesa nella Nato ai livelli attuali.

«Prendiamo sul serio le questioni di sicurezza», ha detto Kaczyński durante un discorso nella città di Płock; «Dedicheremo il 3% del Pil alla difesa, e col tempo arriveremo al 5% (…) in modo che la Russia non ci attacchi», riporta Polskie Radio. «I nostri alleati ci aiuteranno, ma solo quando saremo in grado di difenderci da soli…. Dobbiamo essere una nazione coesa, armata e coraggiosa», ha poi aggiunto.

In base a una nuova legge sulla difesa nazionale approvata a marzo con il sostegno di tutti i partiti, il governo si è già impegnato a più che raddoppiare le dimensioni delle forze armate e ad aumentare la spesa per la difesa dal 2,2% di quest’anno ad almeno il 3% dal 2023, riporta NfP.

In questo modo la Polonia diventerebbe il terzo paese della Nato per spesa relativa in base ai dati del 2021, dietro solo alla Grecia, 3,82%, e agli Stati Uniti, 3,52%. Se la promessa di Kaczyński del 5% dovesse realizzarsi, la Polonia sarebbe in cima alla lista con una certa distanza dagli altri, ai livelli attuali.

Sebbene Kaczyński non abbia alcun titolo formale di governo, avendo recentemente rassegnato le dimissioni da vice primo Ministro con delega alla sicurezza, in quanto presidente del partito Diritto e Giustizia -PiS, che domina la coalizione di governo è considerato il leader de facto della Polonia.

Durante il suo discorso a Płock, Kaczyński ha ricordato al pubblico che il suo partito «non si è mai illuso che l’impero russo distrutto non avrebbe contrattaccato». Negli ultimi anni il PiS ha regolarmente avvertito l’opinione pubblica polacca e i partner internazionali che la Russia rappresenta una minaccia militare per i suoi vicini orientali.

Il presidente del PiS ha anche criticato i precedenti governi polacchi per aver perseguito «una politica che dal 1989 mirava a trasformare il nostro Paese in una nazione di pacifisti – codardi e incapaci di combattere». Il suo partito «ha invertito la rotta, ma c’è ancora molto da fare (…) Gli Stati grandi e forti cercano di dominare… su quelli più deboli», ha proseguito Kaczyński, ed è per questo che la Polonia deve mantenere la propria sovranità all’interno dell’Ue e assicurarsi di continuare a recuperare il ritardo economico nei confronti dell’Occidente.

Maddalena Ingrao