Biker polacchi contro l’isteria antirussa

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POLONIA – Varsavia 29/04/2015. Quello che non potranno fare i biker russi lo faranno quelli polacchi. Impediti ad entrare nel paese, i Lupi della Notte saranno lo stesso in Polonia attraverso l’operato del dei loro omologhi polacchi.

Wiktor Wegrzyn (nella foto), dai microfoni di Radio Sputnik, leader del Rajd Katyński, ha affermato che i biker polacchi faranno lo stesso percorso dei Lupi della Notte; Wegrzyn ha poi aggiunto che la polemica su di loro è stata creata ad arte e ha esacerbato la contrapposizione tra russi e polacchi. «Faremo lo stesso percorso, porteremo fiori e candele», ha detto Wegrzyn.
Wegrzyn ha poi chiarito la posizione dei biker polacchi: «La nostra posizione è chiara: dobbiamo accogliere i nostri ospiti (…) La mia reazione a tutti questi eventi è umana. Non tollero la maleducazione, governo incluso».
Il motociclista ha osservato che questo sarebbe stato il terzo viaggio dei motociclisti russi, ma che solo questa volta è stata politicizzata: «Due volte hanno attraversato la frontiera senza clamore, senza tante storie. Ora, improvvisamente, è diventato un problema. Non riusciamo a capire cosa stia succedendo. Penso che l’idea sia quella di utilizzare i biker per creare un conflitto russo-polacco. “Qualcuno” ne aveva davvero bisogno», riporta l’ageniza Sputnik, stavolta.
Wegrzyn ha anche ricordato che il Katyn Rally, un viaggio annuale che si snoda attraverso Polonia, Bielorussia e Russia, ha attraversato senza intoppi le frontiere già oltre una dozzina di volte: “«Vorrei richiamare l’attenzione sul fatto che ci sono già state 14 eventi del Katyn. Ad ogni giro ci accolgono con gentilezza e calore, soprattutto i motociclisti (che sono ovviamente una fratellanza internazionale) e la gente comune per le strade, lungo tutto il percorso. Siamo accolti con simpatia da parte della polizia, che ci assiste e ci fa passare facilmente attraverso Mosca e San Pietroburgo». All’inizio di aprile, Wegrzyn aveva definito la decisione della Polonia di rifiutare l’entrata ai Lupi della Notte un segno di «isteria anti-russa», notando che i politici e i media polacchi stavano facendo disinformazione per attaccare i motociclisti, aggiungendo che vietare il loro ingresso era «qualcosa contro la nostra cultura e la morale polacche».