PIRATERIA. Il golfo di Guinea detiene il primato dei rapimenti

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Nei primi nove mesi del 2018 sono stati segnalati 156 casi di pirateria all’International Maritime Bureau’s Piracy Reporting Centre, ImbPrc dell’Icc, rispetto ai 121 dello stesso periodo del 2017. La cifra del 2018 è costituita da 107 navi imbarcate, 32 tentativi di attacco, 13 navi sparate e quattro navi dirottate, senza che nel terzo trimestre siano state dirottate. Si tratta della prima volta dal 1994, quando per due trimestri consecutivi non sono stati segnalati dirottamenti di navi, riporta Defence Web.

Gli episodi di questo reato persistono: il numero di membri dell’equipaggio tenuti in ostaggio è aumentato rispetto allo stesso periodo del 2017, passando da 80 incidenti a 112 entro il terzo trimestre del 2018. Statisticamente, il Golfo di Guinea è teatro di 57 dei 156 incidenti riportati. La maggior parte di questi incidenti sono segnalati in Nigeria e nei dintorni (41); la marina nigeriana ha risposto attivamente e ha inviato motovedette di pattuglia prontamente, quando gli incidenti sono stati segnalati. Si registra un notevole aumento del numero di navi imbarcate all’ancoraggio di Takoradi in Ghana.

Trentasette dei 39 rapimenti di equipaggi a scopo di riscatto si sono verificati a livello globale nella regione del Golfo di Guinea in sette incidenti distinti. Un totale di 29 membri dell’equipaggio è stato rapito in quattro incidenti separati al largo della Nigeria, tra cui un sequestro di 12 membri dell’equipaggio di una nave portacontainer al largo di Bonny Island, Nigeria, nel settembre 2018.

In altre regioni del mondo, gli episodi di pirateria e rapina a mano armata sono relativamente inferiori. Nel terzo trimestre del 2018 non sono stati segnalati nuovi incidenti al largo delle coste somale, mentre due pescatori sono stati rapiti al largo di Semporna, in Malesia, nel settembre 2018.

Gli incidenti nelle restanti regioni, compresi alcuni paesi dell’America Latina, confinano con furti opportunistici di basso livello. L’Imb continua a incoraggiare i comandanti e i membri dell’equipaggio a essere consapevoli di questi rischi e a segnalare gli incidenti alla Rpc con equipaggio 24 ore su 24. Il Centro garantirà che gli incidenti segnalati siano trasmessi senza indugio all’agenzia di risposta appropriata e si metterà in contatto con la nave, i suoi operatori e l’agenzia di risposta fino a quando la nave non sarà ritenuta sicura.

Luigi Medici