Unity: Machar vuole chiudere l’impianto petrolifero

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SUD SUDAN – Juba. 23/12/13. Sud Sudan Riek Machar leader dei ribelli ha minacciato ieri, 22 dicembre, di interrompere il funzionamento degli impianti petroliferi nello stato di Unity a meno che il loro reddito non è depositato in una Banca mondiale o qualsiasi banca, che non è di proprietà del governo centrale.

L’ex vice-presidente, ora un leader ribelle Machar ha detto a un giornale locale che ha chiesto che i proventi del petrolio di Unity devono essere depositati in una banca in favore del suo movimento. Machar ha minacciato che altrimenti interromperà il funzionamento degli impianti petroliferi nello stato. Minaccia confermata da un ufficiale della Nilo Petroleum Company che ha sottolineato come negli ultimi periodi si siano intensificate le minacce e l’instabilità nella zona a causa di violente faide inter-tribali del paese. Gli scontri potrebbero costringere le multinazionali petrolifere a evacuare i propri dipendenti, ha aggiunto l’ufficiale. Nel frattempo è arrivata, secondo l’agenzia aa.com.tr, la conferma  che l’aviazione ha bombardato i ribelli ugandesi nello stato di Jonglei. La regione di Unity è ricca di petrolio e si trova nel Sud Sudan ed è attualmente assediato dalle forze fedeli a Machar. Gli scontri sono scoppiati nella capitale Juba la settimana scorsa, quando il presidente Salva Kiir Mayardit ha accusato l’ex vice presidente Machar di voler tentare un colpo di Stato.