Cala l’export petrolifero iraniano

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IRAN – Teheran 11/07/2014. Le esportazioni di petrolio dell’Iran sono scese al livello più basso da ottobre, ma sono ancora in grado di raggiungere i livelli previsti.

L’accordo interinale sul nucleare tra l’Iran e le sei potenze mondiali impone alla Repubblica Islamica di mantenere le sue esportazioni di greggio fisse a una media di 1 milione di barili al giorno per un periodi di sei mesi che si chiuderanno il 20 luglio. Nel rapporto mensile sul mercato del petrolio del Wall Street Journal, l’International Energy Agency ha detto che le esportazioni di petrolio dell’Iran, tra cui il greggio e i condensati, erano scese del 26% nel mese di giugno a 1,08 milioni di barili a giorno dopo tagli netti fatti dai due più grandi acquirenti asiatici. Un livello così basso non era stato raggiunto da ottobre 2013, pari a 715mila barili al giorno, secondo i precedenti dati dell’Aie. La Cina ha, infatti, tagliato le sue importazioni di petrolio iraniane del 36% in soli due mesi portandole a 510mila barili al giorno dopo aver costituito le proprie riserve strategiche, ha detto l’Aie. Gli acquisti di petrolio dell’India sono scesi del 29% nello stesso periodo arrivando a 141mila barili al giorno. Sia Cina che India sono interessate al greggio iraniano, visto che lo scambiano con propri prodotti come riso o ricambi auto, a causa delle sanzioni internazionali, ma le stesse sanzioni le hanno anche costrette a mantenere vincolate le forniture di petrolio iraniano.