Petrobras: Pasadena è stato un cattivo affare

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BRASILE – Brasilia 28/04/14. Si è rivelato davvero un cattivo acquisto quello della raffineria a Pasadena in Texas da parte di Petrobras. A darne notizia oggi, il giornale oglobo.globo.com, secondo cui l’ammontare dell’acquisto è arrivato a 1.934 miliardi di dollari.

La cifra totale è data dalla somma dell’acquisto 1.249 miliardi dollari, più le spese per adeguare e mantenere la raffinazione del petrolio. I dato che ha allarmato le autorità brasiliane è che l’impianto acquistato era davvero in cattive condizioni e quindi l’azienda dì stato hja speso davvero troppo soldi per rendere la raffineria a norma con le leggi vigenti nel Nord America. 

Nel settembre 2008, secondo le fonti del giornale brasiliano, la spesa per la raffineria ammontava a 650 milioni dollari, compreso l’importo pagato per l’acquisto del primo 50% dell’impianto, pari a 343 milioni dollari. La seconda metà dell’impianto, dopo una lunga battaglia legale è costata 820.500.000 di dollari. Altri 275 milioni dollari sarebbero stati spesi per “sostenibilità”, tra il 2009 e il 2013. La spesa totale così raggiunge almeno 1,74 miliardi dollari. Ma in realtà secondo il giornale a quella cifra vanno aggiunti altri 200 milioni di dollari. Il completamento dell’acquisto della raffineria in Texas è avvenuto dopo la fine della partnership con la società belga Astra Oil.

A quanto pare una indagine delle autorità brasiliane: il pubblico ministero, la Corte dei conti (TCU) e il Controllore Generale (CGU) ha verificato che il costo finale elevatissimo lo si è raggiunto per via delle cattive condizioni in cui versava l’impianto.

Nel 2012, la società brasiliana ha dovuto continuare a fare erogazioni importanti in materia di sistemi di sicurezza, di protezione ambientale, maggiore affidabilità, adeguamento alle norme nordamericane. In ogni caso le autorità avrebbero acclarato che il valore dell’acquisto è stato troppo alto rispetto al valore di mercato di circa 200 milioni di dollari. La testata GLOBE ha consultato il vice presidente tecnico del Consiglio contabile federale (CFC), Veronica Souto Maior, sul significato di queste scritture contabili. Il «valore contabile è il valore registrato nello stato di Pasadena – in quanto l’acquisizione è costata alla società come da scritture contabili». «È, quindi, meno della metà delle spese totali effettuate sono servite per acquistare la raffineria. Un brutto affare», ha ammesso il presidente della Petrobras, Grazia Foster. Per ripagare la spesa la raffineria dovrà lavorare a pieno ritmo per altri 25 anni. Sempre il presidente ha dichiarato alla testata brasiliana: «È stato accertato che il valore di carico della raffineria è ben al di sopra del valore di mercato. Di qui , la necessità di riconoscere la perdita di reddito dovuta alla necessità di dimostrare il reale valore di mercato dell’impianto ha detto il vice presidente tecnico di CFC».

Secondo il presidente oltre al cattivo affare, nelle perdite, va registrata, la diminuzione dei prezzi del petrolio e quindi i margini di profitto delle raffinerie da settembre 2008 sono in diminuzione, ovvero dall’inizio della crisi internazionale. Il prezzo di un barile di petrolio è sceso da un livello da 140 dollari al barile a poco più di 30 dollari.

Sostanzialmente l’azienda a pur avendo guadagnato nel biennio 2009 – 2011 ha registrato perdite per via dei debiti contratti per mettere a norma l’impianto nel Texas. Dal 2014, secondo la presentazione di Grazia Foster al Senato, la raffineria è tornata a mostrare un profitto in gennaio e febbraio di quest’anno, per un totale di 58 milioni dollari, mesi in cui anche l’impianto di Pasadena è tornato a raffinare 100.000 barili al giorno.