Ue. Basta alla guerra del pesce

70

UE – Bruxelles 17/5/13. I ministri dell’Ue hanno approvato il 13 maggio la riforma del sistema delle quote di pesca dell’Unione, che deve ora essere approvata dal Parlamento europeo, che intende contenere gli eccessi del settore.

L’Irlanda, alla presidenza Ue, sta cercando di conciliare gli interessi contrastanti degli Stati membri con la linea dura del Parlamento europeo.

Il punto fondamentale è l’insistenza del Parlamento su un punto: vietare la dispendiosa pratica di gettare il pesce non desiderato in mare.

«Ci siamo trovati d’accordo ottenendo un forte sostegno da parte del Consiglio», ha detto il ministro irlandese dell’Agricoltura e della Pesca Simon Coveney.

I pescherecci europei da tempo effettuano questa pratica scartando, secondo alcune stime, fino a un quarto o più del pescato, prima di entrare in porto per assicurare che così soddisfino le rigorose quote Ue. Nel compromesso ottenuto, i pescatori avrebbero il diritto di eliminare fino al 5 per cento. Il divieto di rigetto pone sfide reali per la pesca e la gestione dei settore, così come comporterebbe un aumento dei costi per l’industria in Stati chiave come la Spagna.