L’arte combatte la pesca illegale

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ITALIA – Roma 17/05/2015. Dopo anni di tenace lavoro, a Talamone (Grosseto) è stata inaugurata “La Casa dei Pesci”, il primo parco sottomarino dell’arte in Italia.

Nato per contrastare le attività di pesca illegale, offrirà anche un habitat per il ripopolamento dei pesci e un’attrazione per il turismo subacqueo. L’ideatore è Paolo Fanciulli, pescatore toscano dall’animo ambientalista, che grazie al contributo e al sostegno di tanti cittadini e associazioni, tra cui Greenpeace, ha trovato una soluzione concreta al problema della pesca a strascico sotto costa, che da anni devasta questo meraviglioso tratto di mare. Per fermare la pesca illegale sono state posate delle barriere artificiali a protezione dei preziosi fondali che si estendono ai piedi del Parco naturale della Maremma. Non semplici barriere in cemento, come quelle già posate nel 2006, ma blocchi di risulta di marmo scolpiti da artisti di fama internazionale come Emily Young, Giorgio Butini, Massimo Catalani e Massimo Lippi. Vere e proprie opere d’arte in difesa del mare.

Greenpeace continuerà a sostenere attivamente questo progetto e sarà sempre al fianco dei pescatori artigianali che pescano in modo onesto e sostenibile. Nella stessa ottica Greenpeace ha deciso di partecipare al concorso “Foodies’ Challenge 2015” con il cortometraggio “There She Blows“, che vede la partecipazione straordinaria del grande apneista Enzo Maiorca. Diretto dai registi Francesco Cabras e Alberto Molinari, il video prodotto insieme a Ganga Film e ideato da Massimo Catalani intende portare all’attenzione dell’ovattato e talvolta artefatto mondo della gastronomia le tematiche della pesca sostenibile e del rispetto per il mare e per i doni che ci offre.