PERÙ. Sistema medico collassato e miniere focolai di Coronavirus

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Con poche terapie intensive e pochi ventilatori disponibili, i medici degli ospedali peruviani lavorano in condizioni pesanti tanto che i pazienti vengono allontanati. Secondo una dichiarazione della Società di Medicina Intensiva, il sistema sanitario peruviano si trova in condizioni critiche, costringendo i medici a prendere decisioni difficili su chi debba ricevere assistenza in terapia intensiva: gli ospedali stanno ora dando la priorità ai pazienti che hanno maggiori possibilità di guarigione; di conseguenza, i pazienti anziani affetti da Covid-19 negli ospedali di tutto il Perù non possono più ricevere assistenza nelle unità di terapia intensiva.

Il Perù è attualmente al dodicesimo posto per casi confermati di Covid-19 al mondo, con quasi centomila casi e un bilancio di quasi tremila decessi. Anche se il governo peruviano ha chiuso rapidamente l’economia, le grandi imprese hanno continuato a richiedere l’intervento dei lavoratori, con pochi o nessun test disponibili, riporta Efe

Le imprese minerarie, in particolare, hanno continuato a costringere i lavoratori a presentarsi al lavoro invece di concedere permessi retribuiti. Ora, i minatori sono un focolaio d’infezione, con oltre 500 minatori risultati positivi al test. Le aziende hanno chiesto ai lavoratori di firmare una dichiarazione in cui esonerano le aziende dalla responsabilità penale se si ammalano. Anche le regioni prevalentemente indigene sono particolarmente colpite. 

Il Perù ha tra i più bassi investimenti pubblici dell’America Latina nel settore sanitario, fatto che ha creato le basi per l’attuale crisi. A tutt’oggi il governo peruviano tuttavia, non ha ancora stanziato fondi per migliorare le infrastrutture ospedaliere o per effettuare test di massa che consentano la diagnosi precoce, il trattamento e l’isolamento dei pazienti affetti da Covid-19. Inoltre, riporta LeftVoice, i dirigenti ospedalieri non stanno fornendo agli operatori sanitari i dispositivi di protezione personale o altre forniture necessarie per combattere questa crisi. 

La pandemia non solo sta esponendo gravi disuguaglianze, ma le sta anche esacerbando ulteriormente, prosegue il giornale sindacale. Recentemente, la Banca Centrale del Perù ha annunciato i salvataggi per il sistema pensionistico pubblico e privato. Il governo ha anche permesso licenziamenti di massa e ha fornito 8,8 miliardi di dollari per il salvataggio di banche e imprese nel primo tratto della quarantena.

Lucia Giannini