PERÙ. Mandato di arresto per l’ex presidente Toledo

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La magistratura del Perù ha chiesto l’arresto dell’ex presidente Alejandro Toledo dopo aver scoperto prove che lo coinvolgono in uno scandalo da 20 milioni di dollari in tangenti che il conglomerato brasiliano Odebrecht gli ha riconosciuto per vincere un contratto durante il suo governo.

Secondo quanto riporta Reuters, le autorità avrebbero trovato 11 milioni di dollari trasferiti a un socio di Toledo; i pubblici ministeri peruviani ritengono che questa somma faccia parte dei 20 milioni di dollari in tangenti che Odebrecht ha detto aver pagato per garantirsi un contratto sulle infrastrutture durante il mandato 2001-2006 di Toledo.

Toledo (nella foto), raggiunto per telefono a Parigi dal quotidiano El Comercio ha negato di aver preso tangenti, secondo l’audio dell’intervista pubblicata sul sito web del giornale.

Il Perù ha già condannato uno dei suoi ex presidenti, Alberto Fujimori, che sta scontando una condanna a 25 anni di carcere; Toledo era salito al potere denunciare Fujimori e aveva promesso un’epoca democratica libera dalla corruzione.

In un accordo con i procuratori degli Stati Uniti a dicembre 2016, Odebrecht ha riconosciuto la distribuzione di 29 milioni di dollari in tangenti per garantire contratti di lavoro pubblici in Perù per un periodo che copriva tre presidenze. Odebrecht ha riconosciuto di aver distribuito centinaia di milioni in tangenti per vincere appalti pubblici in America Latina, stimolando inchieste dal Perù a Panama, che hanno scosso le élite della regione.

Odebrecht avrebbe corrotto con 20 milioni di dollari tra il 2005 e il 2008 un anonimo funzionario di alto rango che si era offerto di aiutare l’azienda a vincere un contratto per le infrastrutture nel 2005.

L’attuale presidente Pedro Pablo Kuczynski era ministro delle Finanze di Toledo e il primo ministro e ha negato ogni coinvolgimento temendo il contraccolpo dello scandalo Odebrecht.

«La giustizia deve essere uguale per tutti», ha detto Kuczynski su Twitter. «Se qualcuno si è macchiato di corruzione, deve essere condannato. Ho ordinato all’esecutivo di collaborare con tutto ciò che è necessario per garantire l’efficenza dell’indagine. Mai più corruzione».

Lo stesso Kuczynski è oggetto di un’indagine preliminare diversa per quanto riguarda una legge che ha firmato nel 2006, e che ha rimosso gli ostacoli giuridici ai contratti autostradali assegnati proprio a Odebrecht e ad altre società brasiliane; il presidente in carica ha negato qualsiasi addebito.

Luigi Medici