Le autorità peruviane hanno riaperto il 15 febbraio la città incaica di Machu Picchu, chiusa per settimane in via precauzionale a causa della crescente violenza in tutto il Paese dopo l’impeachment del 7 dicembre di Pedro Castillo Terrones e le conseguenti manifestazioni che hanno chiesto, tra l’altro, le dimissioni del presidente Dina Boluarte e nuove elezioni.
«Stiamo lavorando con le autorità regionali e locali, attraverso riunioni tecniche e anche con il Presidente della Repubblica, Dina Boluarte, che ci ha chiesto di unire gli sforzi di vari settori per riaprire il Machu Picchu», aveva dichiarato il lunedì precedente il ministro della Cultura Leslie Urteaga. Il ministro aveva anche sottolineato che tenere chiusa l’antica città Inca proietta un'”immagine negativa” del suo Paese nei confronti della comunità internazionale «“Machu Picchu “sarà sempre il gioiello del Perù e del mondo», ha insistito Urteaga, auspicando che fosse possibile «un dialogo con tutti gli attori, per riaprire e visitare la llaqta (cittadella) in pace, senza violenza o minacce».
Tenere lontano il turismo dalla zona di Cusco ha comportato perdite fino a 1,3 e 1,5 milioni di dollari, ha spiegato Urteaga. Ha inoltre annunciato che le autorità peruviane stavano «lavorando a un piano per recuperare l’immagine del Paese all’estero, che dovrebbe essere presentato nei prossimi mesi».
Questa iniziativa cercherà di «dire che il Perù è un Paese pacifico e sicuro e che siamo pronti ad accogliere visitatori da tutti i Paesi».
Il ministro aveva anche sottolineato che sono in corso lavori tecnici per recuperare la zona archeologica di Kuelap, nella regione settentrionale di Amazonas, colpita da una frana lo scorso anno. L’archeologo José Bastante ha accettato di lasciare il suo incarico di responsabile dell’Area funzionale del Parco archeologico nazionale di Machu Picchu per dirigere il Programma di ricerca archeologica di Kuelap “con il sostegno di enti internazionali”, ha spiegato il ministro.
E dal 15 febbraio, Cusco e la Valle Sacra sono completamente aperti, così come Lima, le regioni costiere, il Perù settentrionale, Arequipa e il Canyon del Colca. Inca Rail ha annunciato che i servizi Ollantaytambo – Machu Picchu e Machu Picchu – Hidro-Electrica sono ripresi, attualmente a frequenza ridotta, ma con Perurail che dovrebbe far funzionare tutti i servizi normalmente entro lunedì 20 febbraio.
Maddalena Ingroia