Paradosso etiopico

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ETIOPIA – L’Etiopia continua a rappresentare un paradosso in termini economici e politici. Da sempre considerata una delle teste di ponte per la stabilizzazione democratica dell’Africa Orientale, soffre essa stessa di qualche disattenzione politica verso la democrazia.

Bisognerà appurare quale sarà la tenuta del governo del neo premier Hailemariam Desalegne, vice del defunto e compianto Meles Zenawi, deceduto a fine agosto scorso. Desalegne è stato designato premier e si è presentato a metà settembre scorso di fronte al Parlamento per ricever l’incarico. In molti sperano che Desalegne riuscirà ad aprire maggiormente le porte all’opposizione politica, pur mantenendo la stabilità del Paese.

In un Paese relativamente stabile da un punto di vista politico come l’Etiopia, il paradosso economico non è da meno. In effetti, circa il 39% della popolazione è al di sotto della soglia di povertà, mentre l’Ethiopian Airlines è uno dei simboli più indicativi della potenza regionale del Paese. Nel 2011, il giro d’affari della compagnia aerea è stato di 522 millioni di euro e le tratte africane sono spesso e volentieri servite proprio dalla compagnia etiopica. La Ethiopian Airlines ha deciso un investimento di peso per sviluppare e rafforzare la sua posizione sul continente africano. In effetti, sono stati spesi 160 millioni di euro per l’acquisto del 787 – Dreamliner, l’ultimo prodotto della gamma Boeing. La compagnia è il secondo vettore a dotarsi del Dreamliner dopo il Giappone.