Manus Island Camp viola i diritti dell’uomo

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PAPA NUOVA GUINEA – Port Moresby 27/04/2016. La corte suprema della Papua Nuova Guinea ha stabilito che l’utilizzo del campo di detenzione di Manus Island per i richiedenti asilo viola il diritto alla libertà personale sancito nella costituzione dello Stato.

Ad oggi, riporta ABC, ci sono 850 uomini a Manus Island, la metà dei quali rifugiati. La Corte Suprema ha ordinato ai governi papuano e australiano di porre fine immediata alla detenzione dei richiedenti asilo.
La detenzione nel campo, per alcuni giudici della corte, ha violato anche i diritti umani fondamentali dei richiedenti asilo garantita da diverse convenzioni sui diritti umani, dal diritto internazionale oltre che dalla costituzione dello stato australe. Gli operatori del centro e l’Immigrazione di Port Moresby hanno cercato di spostare i rifugiati in un centro di transito, offrendo anche la possibilità di lasciare la detenzione nel campo durante il giorno, a determinate condizioni.
La decisione della Corte Suprema stabilisce che sia i rifugiati che i richiedenti asilo vengono illegalmente detenuti, perché la loro libertà di movimento è ridotta.
Secondo The Guardian, la Corte ha rilevato che:
Trasferire i richiedenti asilo in Papua Nuova Guinea come ha fatto il governo australiano e detenerli lì è in contrasto con i loro diritti di libertà personale secondo quanto statuito dalla costituzione della Papua Nuova Guinea; la detenzione dei richiedenti asilo è incostituzionale, al di là dei poteri conferiti dalla legge sull’emigrazione; un emendamento alla legge sulla cittadinanza del 2014 è incostituzionale e non valido; la detenzione dei richiedenti asilo a Manus presumibilmente in applicazione di tale emendamento del 2014 ora non valido è incostituzionale e illegale; sia il governo della Papua Nuova Guinea che quello australiano devono «senza indugio prendere tutte le misure necessarie per prevenire e far cessare e questa detenzione incostituzionale e illegale» dei richiedenti asilo e la «continua violazione (…) dei loro diritti costituzionali e umani». Il campo di Manus Island, ex struttura militare australiana, è stato aperto nel 2001; chiuso ufficialmente nel 2008, è stato riaperto nel 2012, per affrontare un picco negli arrivi di richiedenti asilo. Nel 2013 l’Australia ha accettato di fornire alla Papua Nuova Guinea 400 milioni di dollari australiani di aiuti in cambio di alloggi per il campo e della promessa di reinsediamento dei rifugiati veri e propri.
Una serie di scontri mortali sono scoppiati nel febbraio 2014, quando un gruppo di locali riesci a d entrare nella struttura; quasi un anno dopo, gennaio 2015, alcuni detenuti barricatisi dentro la struttura iniziarono uno sciopero della fame.
I rifugiati non saranno reinsediati in Australia, ha affermato il ministro dell’Immigrazione australiano Peter Dutton che ha confermato le politiche di protezione delle frontiere australiane.