PANDEMIA. Possibile carenza di medicine anti-Covid19

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Mentre il mondo attende un vaccino contro il coronavirus, i farmaci utilizzati per affrontare i sintomi della malattia sono sempre più scarsamente disponibili in Europa, il continente più colpito. Dai sedativi necessari per intubare i pazienti che faticano a respirare ai farmaci antimalarici, fortemente sostenuti dal presidente americano Donald Trump, la pandemia di Covid-19 sta divorando le scorte.

L’Agenzia europea per i medicinali ha dichiarato il 6 aprile che «la continua disponibilità di farmaci, in particolare quelli utilizzati per i pazienti affetti da Covid-19, è di fondamentale importanza per l’Ema (…) Alcuni Stati membri dell’Ue hanno indicato che stanno iniziando a vedere carenze di alcuni farmaci utilizzati per i pazienti affetti da Covid-19 o si aspettano che tali carenze si verifichino molto presto» ha detto l’autorità europea che ha sede ad Amsterdam, ripresa da Afp

L’Europa è il continente più pesantemente colpito dalla malattia al momento; nove grandi ospedali europei hanno lanciato un appello alla fine di marzo, chiedendo una cooperazione internazionale per garantire una fornitura costante di farmaci per la malattia.

Inizierebbero a scarseggiare miorilassanti, sedativi e antidolorifici, che si stanno rapidamente esaurendo con un rifornimento “insufficiente o inesistente” causato dalla pandemia.

La situazione ha portato l’Ema ad adottare misure urgenti in base alle quali ogni azienda farmaceutica deve riferire direttamente all’agenzia per accelerare le comunicazioni tra l’industria e l’Ue sulle carenze. L’Ema ha detto che il comitato sulla carenza di medicinali, che comprende la Commissione europea e le autorità competenti in ogni paese dell’Unione, avrebbe anche esaminato come garantire le forniture.

Francia e Spagna hanno lamentato la mancanza ad esempio di farmaci per per terapia intensiva, come sedativi per l’intubazione; 

La corsa per trattamenti altamente pubblicizzati ma ancora sperimentali per il Covid-19 ha causato problemi anche ai pazienti che usano i farmaci per altre malattie. I farmaci antimalarici clorochina e idrossiclorochina dovrebbero essere usati solo per trattare il Covid-19 in studi clinici o in caso di “emergenza nazionale”, ha avvertito l’Ema la scorsa settimana. 

I farmaci hanno mostrato una promessa precoce contro la malattia di Covid-19 nei primi studi in Francia e in Cina.

I medici in Italia, la settimana scorsa hanno anche avvertito che le limitate scorte dei due farmaci potrebbero distruggere i piani di utilizzo nei test clinici. Analoghe preoccupazioni sono state sollevate in merito a una combinazione di due farmaci anti-HIV, il lopinavir e il ritonavir.

Lucia Giannini