Quando si è ormai prossimi a raggiungere, la copertura vaccinale per l’80% della popolazione italiana over 12 anni, come affermato dal Commissario per l’emergenza pandemica , Generale Figliulo, in Italia sta iniziando la campagna per l’assunzione della terza dose di vaccino, la cosiddetta dose booster.
Cerchiamo di andare nel dettaglio di questa nuova campagna vaccinale:
Si somministrerà almeno dopo 28 giorni dall’ultima dose somministrata (seconda dose o ultima o dose effettuata in caso di vaccino monodose) e il prima possibile se tale lasso di tempo è già trascorso. I vaccini sono quelli a mRna (Pfizer e Moderna).
Al momento si tratta di una dose addizionale per garantire un livello adeguato di risposta immunitaria per alcuni soggetti per i quali le prime due dosi non hanno sortito l’effetto sperato, oppure è vista come un «richiamo» che ha come obiettivo il mantenimento nel tempo di un adeguato livello di risposta immunitaria. Gli interessati appartengono alla categoria degli immunodepressi per i quali il Covid rappresenta un rischio per l’incolumità.
Sono 10 le categorie di pazienti al momento previste; la lista è contenuta in una recente circolare del ministero della Salute che individua le condizioni che danno diritto alla terza iniezione e cioè: trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva; trapianto di cellule staminali ematopoietiche; attesa di trapianto d’organo; terapie a base di cellule T; patologia oncologica; immunodeficienze primitive; immunodeficienze secondarie; dialisi e insufficienza renale cronica grave; pregressa splenectomia; Aids.
Le Regioni che si dicono tutte pronte a partire convocheranno su iniziativa delle aziende sanitarie le persone che vengono già assistite cominciando da quelli già presenti nelle corsie degli ospedali. In questo caso le vaccinazioni avverranno in ospedale, nelle sedi ambulatoriali o nei centri specialistici. Le persone che appartengono alle categorie target, qualora non venissero contattate potranno richiedere la terza dose, contattando i call center messi a disposizione dalle Regioni.
Secondo le previsioni della struttura commissariale coordinata dal generale Francesco Figliuolo sono almeno 3 milioni i soggetti fragili a cui è indirizzata la terza dose, tuttavia non si corre alcun rischio di carenza di vaccini. Nei frigoriferi ci sono disposizione in questo momento ( dati del 30 settembre 2021) oltre 11,3 milioni di dosi.
Il cronoprogramma prevede che dopo le dosi «addizionali» per i più fragili sarà l’ora delle cosiddette dosi «booster» per chi, a distanza di tempo, o forse per via delle varianti, ha bisogno di una iniezione di rinforzo a fronte del calo di copertura immunitaria. Rientrano in questa categoria gli over-80, i residenti nelle Rsa e i sanitari, i primi a vaccinarsi. Per loro la terza dose potrebbe arrivare a fine autunno e dovrà essere somministrata a 6 mesi dall’ultima dose. Per i sanitari, al momento, non è previsto l’obbligo di vaccinazione, come invece previsto per le prime iniezioni di vaccino.
Al momento sulla terza dose le varie nazioni stanno andando in ordine sparso: Israele, tra i primi paesi al mondo a prevederla, ha inizialmente deciso di limitare il richiamo agli over 60, poi il premier Naftali Bennett ha aperto anche agli over 50 che si sono vaccinati da almeno cinque mesi e in seguito è arrivato il via libera per gli over 40, il 29 agosto, l’ok a tutti i cittadini dai 12 anni in su.
Negli Stati Uniti invece, la commissione della Food and Drug Administration (Fda) ha respinto con 16 voti contro 2 la proposta di un richiamo per le persone vaccinate contro il coronavirus con il farmaco Pfizer, approvandolo invece solo per chi ha un’età pari o superiore a 65 anni o viene considerato ad alto rischio, e ha ricevuto la seconda dose almeno sei mesi fa. Per gli under 65 quindi non ci sono, al momento, rischi di scarsa efficacia vaccinale dopo le dosi già somministrate.
S.N.