PANDEMIA. Covid e aumento di peso: 23 milioni di italiani hanno messo su chili

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Covid e aumento ponderale: eccola l’ultima frontiera del post emergenza sanitaria. Sono 23 milioni gli italiani che durante la pandemia da Covid-19 hanno messo su diversi chili: il 44% del “campione” è costituito da bambini, il 32% da adulti; obeso un soggetto su dieci. I rischi nel breve e medio termine equivalgono quindi a disturbi cardiovascolari e metabolici e malattie come i tumori e il diabete. In più, oltre 1 milione le persone con problemi da fumo di sigaretta: nello stesso periodo di massimo allarme epidemiologico hanno iniziato o ripreso a consumare tabacco.

Dal 18 al 22 maggio a Tropea, in Calabria, si svolgerà la prima edizione del Festival dei 5 colori. Dedicato all’alimentazione sana, alternerà l’intrattenimento a convegni e seminari tenuti da autorevoli esponenti della comunità medico-scientifica.

Rivolto a tutte le fasce d’età, vedrà la partecipazione di testimonial, specialisti, docenti, rappresentanti delle istituzioni e giornalisti e sarà trasmesso in streaming puntando a raggiungere il pubblico nazionale. Il festival è nato dall’intuizione dell’Associazione Pancrazio, costituita da giovani studenti di Medicina, Farmacia e Biologia.

“Mangiare in modo corretto, combattere la sedentarietà, ridurre l’alcool, non fumare e proteggersi dal sole sono stili di vita utili alla prevenzione di tipo primario. Questo è un aspetto molto importante – spiega Ciro Indolfi, presidente della Società Italiana di Cardiologia – in quanto diversi pazienti contagiati da Coronavirus, nell’ordine dal 10 al 30%, presentano una nuova patologia chiamata PASC caratterizzata da palpitazioni, dolore al torace, difficoltà respiratorie, tachicardia e intolleranza all’attività motoria nei mesi successivi all’infezione. In tali individui, la prevenzione cardiovascolare dev’essere aggressiva specie in chi ha sintomi gravi o deficit pregressi”.

Alla cinque giorni calabrese daranno il loro contributo personalità di prestigio: Piero Angela, Walter Willett – docente di Epidemiologia e nutrizione alla Harvard School of Public Health – clinici quali Alessandra Graziottin, Rossana Berardi, Francesco Cognetti, Giordano Beretta e Saverio Cinieri, Agostino Consoli e anche Ciro Indolfi.

«Il rapporto tra stile di vita e abitudini alimentari sbagliate – dice Antonino De Lorenzo, direttore del Dipartimento di Biomedicina e prevenzione all’Università Tor Vergata di Roma e del Programma di Nutrizione clinica del Policlinico Tor Vergata – incide in maniera più che significativa sullo sviluppo delle patologie. La Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento (DIMIR) ricca in frutta, verdure, legumi, cereali integrali, pesce e olio extravergine d’oliva viene indicata a strumento della prevenzione primaria. Studi in proposito dimostrano come questi alimenti favoriscano un netto miglioramento dello stato di salute».

Perché il numero 5 a simbolo ricorrente del festival? «L’idea – chiarisce Maria Teresa Carpino, vicepresidente dell’Associazione Pancrazio e ideatrice della manifestazione – è nata grazie a Dammi il 5, un progetto nazionale della durata di tre anni realizzato in collaborazione con SID (Società Italiana di Diabetologia), SIC (Società Italiana di Cardiologia) e SIP (Società Italiana di Pediatria) e che ha ottenuto il patrocinio del CONI. I colori del benessere del resto assommano a 5: rosso, verde, bianco, giallo e blu. E sono i colori legati a frutta e verdura, risorse immancabili in un regime dietetico equilibrato».

Marco Valeriani