PANDEMIA. Baghdad, Beirut, Damasco allentano il blocco per COVID-19

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Iraq, Libano e Siria hanno deciso di allentare il coprifuoco del coronavirus pochi giorni prima del Ramadan; l’Arabia Saudita invita a pregare in casa. Il Comitato Superiore per la Salute e la Sicurezza Nazionale dell’Iraq ha deciso il 19 aprile di ridurre parzialmente il coprifuoco di 24 ore, che dovrebbe essere in vigore dalle 19:00 alle 6:00 tra il 21 aprile e il 22 maggio.

Il comitato, guidato dal primo Ministro Adel Abdul Mahdi, ha approvato il suggerimento del ministero della Salute di allentare le restrizioni al movimento durante il mese santo che inizia la prossima settimana, riporta Efe.

I raduni di più di tre persone rimangono proibiti, mentre ai ristoranti non è permesso servire i commensali, ma devono consegnare tutti gli ordini di cibo. Tutti i cittadini devono indossare una maschera facciale o un qualche tipo di copertura facciale quando escono in pubblico, ha aggiunto il comitato. Finora l’Iraq ha riportato 1.482 casi di coronavirus e 81 decessi. 

Il ministero dell’Interno libanese ha leggermente spostato l’orario del coprifuoco, che ora sarà dalle 20:00 alle 5:00 del mattino, invece di iniziare alle 19:00. La decisione arriva dopo che il tasso di infezione è stato costante e non sono stati segnalati decessi negli ultimi giorni, anche se nel complesso il Libano ha segnalato 672 casi e 21 decessi.

Il governo siriano, che ha segnalato 38 casi e due decessi, ha anche ridotto il coprifuoco a partire da domenica 19 aprile, permettendo ad alcuni negozi, come i barbieri, di riaprire.

La massima autorità islamica dell’Arabia Saudita ha invitato, il 19 aprile, tutti i musulmani del mondo a recitare preghiere a casa durante il mese santo musulmano del Ramadan, secondo le linee guida sanitarie, per contrastare la diffusione del nuovo coronavirus: «I musulmani devono evitare i raduni, dato che il raduno è considerato la causa principale della diffusione dell’infezione, secondo i rapporti medici pertinenti»”, ha detto il Consiglio degli studiosi sauditi, secondo l’agenzia di stampa statale saudita Spa. Il consiglio ha aggiunto che i musulmani dovrebbero recitare le preghiere comuni in patria, se le autorità dei rispettivi Paesi lo consigliano.

Il consiglio ha continuato a sconsigliare i pasti di gruppo durante il Ramadan e ha sottolineato l’importanza di preservare la vita nell’Islam. Il regno ha finora riportato 8.274 casi confermati di Covid19, il più alto tra i Paesi arabi, con un bilancio di 92 morti.

Lucia Giannini