PANAMA. Migranti bloccati dal COVID 19. Situazione critica

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Panama è un punto di transito per quasi tutti i migranti che si dirigono via terra dal Sud America verso gli Stati Uniti e ha chiuso i suoi confini il 16 marzo per il Covid-19. La chiusura ha lasciato quasi 2.000 migranti provenienti da Haiti e da una manciata di paesi africani e asiatici bloccati in campi nella giungla lungo i confini settentrionali e meridionali di Panama. Sono tra centinaia di migliaia, forse milioni, di migranti bloccati in paesi di tutto il mondo a causa della chiusura delle frontiere dovuta al virus.

Migliaia di lavoratori temporanei provenienti da tutta l’Asia sono rimasti bloccati fuori dalla Nuova Zelanda quando quel paese ha chiuso le frontiere, riporta Ap. Altri lavoratori asiatici sono rimasti bloccati negli aeroporti di Mosca. I migranti sono stati lasciati in condizioni di fortuna anche nel deserto del Sahara dopo essere stati espulsi senza preavviso dai centri di detenzione in Algeria e Libia.

I migranti a Panama dicono di sapere che gli Stati Uniti hanno effettivamente sospeso la procedura d’asilo alla frontiera meridionale, ma vogliono continuare comunque a recarsi lì, nella speranza di poter in qualche modo entrare. Il flusso di migranti attraverso la fitta e pericolosa giungla di Darien va avanti da più di un decennio. È la prima volta che le autorità lo fermano per un’emergenza sanitaria internazionale.

Panama ha visto un’ondata di migranti all’inizio del 2019 che ha portato ad accordi con la vicina Costa Rica per consentire il loro libero passaggio. La maggior parte di coloro che sono rimasti bloccati a Panama sono fuggiti da Haiti dopo il terremoto che ha lasciato il Paese in rovina. Molti hanno trascorso anni a lavorare in Brasile e in Cile, risparmiando per continuare verso nord.

Al campo di Lajas Blancas, i migranti vivono in un campo sotto dei teloni su piattaforme di legno stipate tra una strada sterrata e le acque di un fiume. Una fila di gabinetti portatili si trova dall’altra parte della strada e la giungla li circonda. Preparano il cibo sul fuoco di legna. La polizia di frontiera sorveglia l’ingresso del campo.

Il governo di Panama dice che sta fornendo ai migranti un sostegno umanitario. Ha costruito, insieme all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, un nuovo campo con un rifugio migliore alla periferia di Metetí, dove spera di spostare presto 400 migranti, soprattutto famiglie con bambini piccoli. Panama ha riportato più di 92.000 infezioni e 2.000 morti per Covid-19. Nelle ultime settimane le infezioni si sono stabilizzate e i decessi sono diminuiti. Il governo ha recentemente annunciato un piano per consentire la riapertura di un’attività economica più intensa e l’abolizione delle restrizioni di viaggio a partire dal 7 settembre.

Maddalena Ingroia