PAKISTAN. Sarà cinese la diga di Dasu sull’Indo

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Il China Gezhouba Group investirà 1,72 miliardi di dollari nella centrale idroelettrica pakistana di Dasu.

Secondo quanto riporta China Daily, la Cina ha siglato un contratto per il progetto idroelettrico in Pakistan, come prima fase di investimenti pari a 2,5 miliardi di dollari.

Il China Gezhouba Group Co Ltd ha accettato di investire più di 1,72 miliardi di dollari per la costruzione delle opere principali del progetto idroelettrico da 5,400Mw di Dasu, collaborando con le autorità politiche locali.

La Cggc, membro della China Energy Engineering Corporation, è sicura che l’impianto e la sua realizzazione saranno una pietra miliare nella globalizzazione cinese. Il Cggc da anni lavora in Pakistan, il progetto di Dasu è situato nelle montagne nella valle dell’Indo superiore nel distretto di Kohistan, nella provincia del Khyber Pakhtunkhwa nel nord del Pakistan, ed è uno dei progetti idroelettrici più impegnativi mai intrapresi. Al termine la centrale dovrebbe essere in grado di generare 12 miliardi di chilowattora l’anno, ha detto la società.

L’operatore cinese ha detto che il progetto avrebbe creato più di 8000 posti di lavoro per i residenti locali, aiutando il governo del Pakistan a modernizzare ed espandere il settore energetico del paese, passando da elettricità termica, a energia idroelettrica a basso costo e alto profitto.

Il progetto, costituito dalla diga principale, strutture affiliate, una centrale elettrica, una zona residenziale, linee complesse e di trasmissione, aiuterà anche a dare impulso allo sviluppo dell’industria locale, dell’agricoltura e del turismo.

Le aziende cinesi hanno ramificato oltre i loro confini la propria presenza negli ultimi anni per diventare tra i più grandi costruttori di progetti idroelettrici in tutto il mondo, esportando il know-how idroelettrico ai paesi in via di sviluppo.

Questo tipo di progetti richiedono enormi investimenti che coinvolgono questioni complesse, soprattutto quando si investe in progetti all’estero, ma le autorità cinesi ritengono che gli investimenti in energia pulita possano contribuire a ridurre l’inquinamento.

Luigi Medici